Come ampiamente prevedibile, l’andamento del match tra Napoli e Atalanta è stato totalmente diverso rispetto a quello di campionato. La Dea aveva troppi calciatori reduci dalle trasferte in nazionale, mentre gli Azzurri si erano potuti allenare per quasi due settimane a Castelvolturno.
La squadra di Gasperini avrebbe decisamente meritato la vittoria, anche se non si è espressa ai massimi livelli. Con il suo 3-4-3, più un 5-2-3 in realtà, il Napoli ha pensato principalmente a difendersi. Ospina ha effettuato un paio di parate importanti, ma non è stata la miglior Dea possibile. Viste le difficoltà di condizione, Gattuso ha pensato prima di tutto a non prenderle.
Per mezzora del primo tempo, l’Atalanta ha imperversato in termini di gioco. Il sistema speculare di Gasp è decisamente più collaudato di quello di Gattuso. Basti pensare che Toloi saliva, creando scompiglio. La Dea ha aggredito alto ed è ripartita con grande intensità nel primo tempo. Il Napoli ha provato a chiudere di spazi, ma la forza dell’avversario ha impedito agli Azzurri di incidere in contropiede. Gli uomini di Gasperini erano altissimi, con grande coesione e lavoro di squadra.
La condizione fisica ha inciso. Quella del Napoli è decisamente in basso, la Dea sta meglio ma può fare sicuramente di più. Il pareggio è oro colato per Gattuso, visto che il Napoli ha prodotto ben poco. Grosso rammarico per la Dea, che ha creato ma non è riuscita a trovare un gol che sarebbe stato fondamentale. L’imprecisione ha sicuramente pesato. Secondo gli XG la Dea avrebbe dovuto segnare almeno un gol.
Il Napoli è stato tenuto in piedi in fase di cucitura di gioco grazie a Lorenzo Insigne, il migliore dopo Ospina per i ragazzi di Gattuso. L’Atalanta è una squadra con un amalgama perfetto, una signora squadra che, non a caso, ha superato il girone di Champions per due stagioni consecutive. La cerniera formata da De Roon e Freuler è tantissima roba. Maehle è interessante, ma Hateboer.
Il Napoli paga anche l’ambiente tossico e l’aria irrespirabile. Dare un gioco trascendentale a una squadra così mal costruita, con i condizionamenti esterni, i problemi contrattuali e le indisponibilità è pressoché proibitivo. Nonostante l’Atalanta non fosse al top, visto l’oggettivo status raggiunto dai ragazzi di Gasp, era ampiamente prevedibile che facesse la partita e dominasse.
Quando si fanno certi ragionamenti sulle squadre si pensa troppo al blasone e si dimenticano i risultati e le partite del gruppo di Gasperini. Un’Atalanta che ha anche individualità di assoluto valore. Cosa che ha anche il Napoli, ma la Dea è strutturalmente costruita meglio, ha un gioco collaudato da anni e può contare su una piazza ricca di entusiasmo.

