Dopo la sosta, c’è tanta voglia di Napoli. Non a caso, i tifosi si avvicinano alla sfida contro il Torino con grande entusiasmo: previsti non meno di 40mila spettatori, sabato pomeriggio al Maradona Stadium.

Torna la Serie A, dunque, e gli azzurri si preparano ad un vero tour de force. Fino a metà novembre, infatti, bisognerà onorare un calendario fitto di impegni, sostenendo in 43 giorni la bellezza di 12 partite: 8 di campionato e 4 in Champions League.

Turnover obbligato

Giocando praticamente ogni tre giorni, appare evidente che in questo arco temporale Spalletti tenterà di distribuire il minutaggio tra tutti gli uomini a sua disposizione, prima di andare in letargo, lasciando spazio al Mondiale in Qatar.  

Considerando anche il surplus di lavoro che si sono sobbarcati i 15 nazionali in giro per il mondo, l’allenatore toscano è consapevole della necessità di valutare attentamente la condizione, fisica e mentale, dei singoli. Così, scioglierà dubbi e incertezze di formazione solo nell’imminenza della gara con i granata.

Specialmente per quanto riguarda la composizione del tridente d’attacco non sarà affatto semplice decidere chi mandare in campo dall’inizio.

Quindi, al netto dell’infortunio di Politano, che terrà l’esterno destro ai box almeno fino al match con la Cremonese, l’uomo di Certaldo dovrà valutare lo spazio da concedere agli ispiratissimi Raspadori e Kvaratskhelia. Protagonisti indiscussi con le rispettive nazionali.

Spalletti punta su Simeone

Indubbio che entrambi stiano attraversando un momento di forma eccezionale. Le giocate sontuose con la Georgia e l’Italia in Nations League hanno riempito gli occhi dei napoletani.

Specialmente Jack ha mandato un messaggio chiaro ed inequivocabile tanto a Roberto Mancini, quanto a Spalletti. Che peraltro conoscono bene le qualità dell’ex Sassuolo. Ormai, per doti tecniche e attitudini tattiche, prezioso ed irrinunciabile jolly offensivo, in chiave Azzurra e partenopea.

Complice pure la lungodegenza di Osimhen, facile immaginare che Simeone venga schierato titolare. Del resto, El Cholito è rimasto a casa, non convocato della Seleccion

Insomma, se – come sembra – la maglia da centravanti dovesse finire sulle spalle dell’argentino, allora toccherà assegnare gli altri due slot dell’attacco.

Zerbin in preallarme

El Chucky rientra a Napoli soltanto alla vigilia della partita. Giusto in tempo per sostenere l’allenamento di rifinitura. E questa circostanza potrebbe incidere non poco sulle scelte del tecnico.

Quantomeno nell’immediato, Zerbin potrebbe rivelarsi la soluzione ideale per risolvere i problemi contingenti della corsia destra.

Logicamente, le scelte di Spalletti dipendono soprattutto dalla necessità di garantire i giusti equilibri alla squadra. Un fattore determinate, che potrebbe spingere l’allenatore a puntare su Kvaratskhelia. Magari alternandolo in corso d’opera proprio con Raspadori.

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