Sembra che il Napoli abbia deciso per un totale repulisti tra i pali.
La direzione sportiva, in accordo con i suggerimenti di Luciano Spalletti, e rispettando sempre i parametri imposti ai nuovi acquisti dalla proprietà in tema di ingaggi, si sta dunque muovendo per rivoluzionare il parco estremi difensori.
Uno scenario in continuo divenire, quindi, destinato a mutare notevolmente. Magari già questa settimana.
Il domino dei portieri
Procediamo con ordine, perché i pezzi del domino devono necessariamente incastrarsi gli uni negli altri, mettendo d’accordo le esigenze di tutti: comprimari, protagonisti o semplici comparse.
Mai come questa estate il mercato riserva ogni sorta di sorpresa, con la conseguenza pratica che un affare apparentemente fatto, torna di colpo in discussione.
E’ il caso di Alex Meret e Ivan Provedel, titolari di un contratto in scadenza nel 2023. Con l’immediato futuro che li accomuna, restando per entrambi una vera incognita.
Provedel sospeso
Nonostante l’accordo raggiunto da tempo per rilevarne il cartellino ad un prezzo d’occasione (2,5 milioni), la trattativa che doveva portare Provedel alla Lazio s’è (momentaneamente…) arenata.
Colpa di una storiaccia di sconti e percentuali, che non sarebbe nemmeno dovuta trapelare dalle segrete stanze di Formello.
Al contrario, qualcuno l’ha resa di pubblico dominio, esasperando l’impasse tra Lotito ed il procuratore dello spezzino, Gianni Rava.
A complicare ulteriormente la situazione, il mancato accordo tra Bartlomiej Dragowski e lo Spezia.
Insomma, stipendio sostenibile e voglia di mettersi in discussione, entrando in concorrenza con Maximiano, non bastano. Tuttavia, Provedel potrebbe finire nel mirino del Napoli.
Vediamo perché…
Meret congelato
Il probabile arrivo di Kepa all’ombra del Vesuvio costringe Meret ad una profonda riflessione.
Del resto, l’accordo tra Giuntoli e Pastorello, che ne cura gli interessi, prevedevano di allungare fino al 2027 il contratto dell’Airone, in scadenza nel 2023.
Un rinnovo che presupponeva, se non la maglia di titolare, richiesta impossibile da avanzare da chiunque a priori, almeno una garanzia di continuità. Ovvero, la possibilità di contendere la “numero uno”, giocandosi il posto alla pari con il collega.
Ma con il basco a difendere la porta azzurra, torna tutto il discussione. Ed il prolungamento salta.
Ergo, il friulano ha davanti solo prospettive spiacevoli: si accomoda in panchina, in attesa di svincolarsi l’anno prossimo, oppure chiede la cessione. Con il Torino timidamente interessato alle sue prestazioni.
Ecco che si chiude idealmente il cerchio: se Meret andasse via, il Napoli punterebbe sullo svincolato Sirigu, o in alternativa, proprio su Provedel. Specialmente se a Roma, sponda biancoceleste, continuassero e tenerlo in sospeso.
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