Il 2023 del Napoli 5.0 è allo studio degli Scienziati. Una commissione apposita si è riunita per studiare il caso. Come è stato possibile che i pezzi di questo perfetto puzzle si trovassero con tanta perfezione. I miracoli non esistono, sono una invenzione cattolica. La strategia ed il lavoro hanno funzionato.
Di Osimhen, di Lobotka e di Kvaratskhelia non si poteva esser certi ma i dati autorizzavano grandi speranze. Kim una incognita ma Meret è una fiaba. Del portiere meno battuto della Serie A, secondo in nazionale solo per l’esistenza del fenomeno Donnarumma e tra gli 8 portieri migliori in Europa, davvero non si poteva prevedere.
Se si volesse dar una metafora dolce a questa cavalcata azzurra, sarebbe il caso di usare il viso gentile ed il tono garbato di Alex Meret.
Un brocco senza piedi, riserva di lusso, portiere senza voce e personalità, il ragazzo con la
valigia, il treno per la Spezia, il portiere involuto e mai esploso. Da tutto questo a portiere nel mirino dei top clubs internazionali. Il calcio è davvero qualcosa di eccezionale. Cambia vite e carriere nel giro di pochi incontri. Un’annata giusta può svoltare una intera esperienza di vita. Il portiere poi per il suo ruolo tanto cruciale, può attraversare inferni e d’improvviso trovarsi in un dolce paradiso. Salvi 30 partite poi commetti un errore in una gara importante e diventi un brocco da mandar via.
Dal Meret di Empoli, dall’imbarazzo di quel fallimento a stakanovista del Napoli 5.0 del 2023 Spallettiano. Sembra passato un secolo e si tratta soltanto di ieri. Questo è il bello ed allo stesso tempo il lato oscuro del Pallone. Il Napoli intanto ha quantomeno compreso chi è Meret e quanto vale. Provare a rinnovare. Proporre un adeguato rinnovo. Rinnovare il contratto al portiere campione d’Italia. Convincerlo che i pali del Napoli gli appartengono per il ciclo futuro. Italia ed Europa per i guanti di Alex.