Mercato: I Ventuno Giorni di Adl. Procuratori Permettendo. Sono esattamente 21 i giorni che che mancano alla chiusura di questo estenuante, quanto povero e scorretto calciomercato, dove i Procuratori hanno mostrato il loro manipolare decisioni dei propri assistiti, decidendo dove andare a giocare, arruffando tutto ciò che assomigliasse a commissioni oppure denaro frusciante.
Gli esempi più calzanti sono rappresentati da Marotta, Inter per capirci, che pesca calciatori a scadenza promettendo laute commissioni ai procuratori e garantendosi le prestazioni dell’atleta a parametro zero (Ricordate Zielinsky quando doveva andare in Arabia e rifiutò? Aveva già l’accordo con il club interista!)
Stesso discorso per Giuntoli (situazione Koopmeiners–Di Lorenzo) dove Mario Giuffredi, procuratore del difensore, decise che il suo ciclo a Napoli fosse terminato, promesso all’amico Cristiano, e quindi venduto alla Juventus, senza chiedere nulla al Napoli anche con un contratto firmato fino al 2026! Per poi rinnegare il tutto palesemente in pubblico! Il tutto e servito per rinnovare l’accordo fino al 2028, e garantirsi la sua ennesima commissione!
Mercato: I Ventuno giorni di Adl, messo a nudo da Calenda! E non solo
Nella cabala napoletana, tutti siamo a conoscenza del significato di tale numero e proprio questa metafora ci consentirà di capire dove si voglia andare a parare. Adl, Psg, Calenda, Osimhen, ovvero Un Genio, Due Compari, Un Pollo!
Mettendo a nudo il quadro, ecco il 21! collochiamo i protagonisti, Calenda (Un Genio), Psg e Osimhen (Due compari), Adl (ahi noi…il pollo!) Senza offesa ma stavolta la cosiddetta sola, visto che l’imprenditore e di origini romane, sembra sia toccata proprio a De Laurentiis, visto che da giugno scorso (2023) ad oggi 9 agosto 2024, Victor Osimhen risulta ancora nel libro paga del Napoli! E questa situazione sta pesando, non poco, sul mercato del club azzurro.
Ricordo ancora quanta benzina consumò Calenda per rinnovare il contratto del suo assistito, Roma -Castel Di Sangro un giorno si e l’altro pure! (Chissà se fosse stato venduto forse il campionato scorso…) Ma la fumata bianca, per Calenda e per Adl, giunse a dicembre 2023, contratto rinnovato fino al 2026 con clausola da 130 milioni di euro e dieci milioni netti (20 lordi) al Nigeriano
Ricapitolando, Calenda si gustava i quasi 4 milioni di euro della commissione (3% su 130 milioni), Osimhen il contratto della vita con 10 milioni netti l’anno! ed Adl che si sarebbe “consolato” con la clausola ad incasso di 130 milioni di euro! Insomma, tutti felici e contenti…ma la realtà si è rivelata diversa dalla fantasia! Vero presidente?
Mercato: Calenda e Giuffredi “denudano” Adl…Conte invece “vuol rivestire” il Napoli!
La realtà del momento azzurro, soprattutto in ottica mercato, e certamente figlia della scorsa stagione dove Adl ha commesso degli strafalcioni gestionali poi ripercossi in campo da atleti, colpevoli di lassismo totale, poco attenti al fatto di essere Campioni d’ Italia uscenti!
Sia chiaro, un procuratore, Mario Giuffredi, che dichiara: “il Napoli? Una squadra di scontenti in uno spogliatoio di scontenti”, un riferimento chiaro che porta al poco frusciare dei c/c bancari rispetto al tricolore raggiunto! Ma una società che si rispetti, questo non deve consentirlo! Vi pare? Aggiungiamo il caso Di Lorenzo, poi rientrato grazie a Conte, in ultimo Gaetano dove si afferma, dopo la frenata con il Parma,” Va a Cagliari oppure resta a Napoli” …Mentre su Filorusso, fresco rinnovo, non ha battuto ciglio per la potenziale vendita all’ Atalanta! (Ora promesso sposo della Lazio ma l’agente nega!)
In tutta questa Torre di Babele, Conte sta provando a rivestire il Napoli con abiti da grande. Prima Rafa Marin, Spinazzola e Buongiorno, poi Brescianini, Gilmour e David Neres, in attesa che Lukaku possa riabbracciare il suo padre putativo! E chissà che anche Meret…possa far posto a Musso (Atalanta).
Le potenziali uscite in questi ultimi giorni di mercato sono: Meret, Juan Jesus, Natan, Mario Rui, Zerbin, Gaetano, Folorusho, Ngonge, Cheddira e Simeone…Un compito davvero arduo per il DS Manna, visti i tempi ristretti oltre che l’assenza di liquidità che funesta ormai la nostra Serie A.
Ma la vera rivoluzione deve arrivare dal calcio in generale! Non sono più sostenibili certi costi, a meno che non ci sia un Emiro come presidente! Vanno riqualificati gli stipendi dei calciatori, i rapporti, oltre che le percentuali dei procuratori con le società stesse, tante volte ostaggio di ripicche dei calciatori in rosa (Il caso Koopmeiners ne e valido esempio) oppure colluse ( Adl-Giuffredi c’eravamo tanto amati…per poi divorziare!) Deve finire!!!
Un tetto salariale con commissione fissa (senza fuori busta, per dirla in gergo amm.vo!) ai procuratori, uniformandolo a tutto il sistema calcio Internazionale! Come ho asserito in passato, si sta sbagliando strada…, Bosman avrà pure risolto la sua controversia, ma sta distruggendo quello che ha sempre significato il calcio, un divertimento che dona passione!
Per dirla breve Beckenbauer ruba palla all’ attaccante, la passa a Cruijff che in dribbling salta un uomo con eleganza e lancia a Maradona, arrivato sul fondo dalla destra crossa in area, in arabona, di sinistro e mette al centro dove Pelè di testa appoggia per Rossi che la rimette per Vialli segnando un gol paradisiaco!
Chissà se i mercanti del pallone possono comprarsi anche questo!
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