Il Napoli è sempre stato un club attento al bilancio, specialmente adesso che ha scelto la politica del contenimento dei costi.
Anche l’operazione imbastita dagli azzurri per sostituire Kalidou Koulibaly, raggiungendo l’accordo con Kim Min-Jae, non si discosta più di tanto dalla strategia aziendale voluta da Aurelio De Laurentiis.
Manca soltanto la firma sotto i moduli federali. Eppure l’affare è virtualmente concluso, avendo la società partenopea garantito ai turchi il pagamento per intero della clausola rescissoria.
In soldoni, 20 milioni finiranno nelle case del Fenerbahçe. Un acquisto oneroso, dunque, non proprio a prezzo di saldo. Alla luce della endemica mancanza di liquidità circolata finora al calciomercato.
C’è la clausola risolutiva
Nondimeno, il presidente del Napoli ha fatto uno sforzo, avallando comunque un’operazione onerosa.
Perché il difensore centrale sudcoreano guadagnerà una cifra perfettamente in linea con i parametri imposti a tutti i nuovi acquisti dalla proprietà.
Cioè, 2.5 milioni di euro netti a stagione. In realtà, la situazione cambia, in quanto, negli anni a seguire è previsto un aumento costante e progressivo degli emolumenti.
Quinquennale, il contratto del 25enne. Nel quale è stata inserita una clausola risolutiva da 42 milioni di euro. In vigore, però, solo dal prossimo anno. Quindi dall’estate 2024.
Parla il procuratore di Kim
Nel frattempo, il sito turco “Fener Actual” ha ripreso le dichiarazioni del procuratore di Kim: “Abbiamo raggiunto un accordo con il Napoli. Se nulla va storto, questa settimana firmeremo il contratto…”.
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