Per andare in Qatar occorrerà affrontare la Macedonia del Nord e la vincente tra Portogallo e Turchia. Gli azzurri devono passare
Le estrazioni sono state fatte e i ragazzi di mister Roberto Mancini dovranno affrontare ben due gare per continuare a sperare di andare in Qatar.
Il primo ostacolo si chiama Macedonia del Nord, in cui gioca il centrocampista Elif Elmas del Napoli, possibile arma in più per i macedoni.
Una squadra dunque da non sottovalutare per niente, anzi forse proprio perché sulla carta si dimostra essere meno capace dei campioni d’Europa, è proprio una delle più terribili.
Certo, Goran Pandev si è ritirato, ma la minaccia di affrontare gente determinata e che sogna la qualificazione verso un torneo come la Coppa del Mondo, è da tenere ben presente.
Una volta superato questo macigno, bisognerà vedere chi affronteremo in terra straniera tra il Portogallo e la Turchia.
Partiamo dai lusitani. La presenza di Rui Patrício della Roma e di Rafael Leão del Milan sono le chiavi che potrebbero portare gli iberici a centrare il pass per il Qatar.
Oltre a loro presenti altri talenti, come Pepe, João Cancelo, João Moutinho, Danilo Pereira e João Félix. Sono proprio loro i pericoli numeri uno del Portogallo.
Certo, molti si aspetterebbero il nome di Cristiano Ronaldo, ma lui, come gli altri della squadra, pur essendo il capitano, è una delle pedine, certo pericolose, ma che ha bisogno di contare sui cuoi compagni per dimostrare il proprio talento.
Passiamo ora al pericolo numero uno per Mancini e i suoi ragazzi, ovvero la Turchia. Battuta nella prima gara dell’Europeo itinerante, proprio come la Svizzera che si è già qualificata al Mondiale. E qui le conoscenze si fanno di un certo valore: Kaan Ayhan del Sassuolo, Merih Demiral dell’Atalanta, Mert Müldür del Sassuolo e Hakan Çalhanoğlu dell’Inter.
Gente che conoscono gli italiani e sanno perfettamente come chiudere gli spazi e ripartire in contropiede.
Per poter andare in Qatar e rischiare la figuraccia del Mondiale mancato in Russia, gli azzurri dovranno dimostrare concentrazione in entrambe le gare. Non facile, ma assolutamente non impossibile. Mancini dovrà saper giocare bene le sue carte, così come i futuri convocati che dovranno pensare una gara dopo l’altra per poter dimostrare che i Campioni d’Europa sono sempre vivi.
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