Meret: 6,5
L’accusavano di avere poca dimestichezza con i piedi. Invece, ci ha preso gusto, nel collaborare fattivamente alla risalita della palla dal basso. Magari troppo disinvolto nello stimolare continuamente Raspadori nel cerchio di centrocampo, al punto da eccederne, talvolta. Storna con reattività la conclusione di Vlašić al 18’. A sette dal termine vola e strozza letteralmente in gol la gioia per il raddoppio a Radonjic, levando praticamente la palla dall’incrocio.
Di Lorenzo: 6,5
Attento in marcatura, dovendo assorbire le scorribande di uno scomodo Lazaro. Inoltre, non ha fatto mancare il suo proverbiale contributo propositivo. Meglio nelle occasioni in cui poteva stabilirsi nella metà campo granata, favorendo le ripartenze in transizione.
Rrahmani: 6,5
Rassicurante avere un compagno di reparto come il kosovaro. Garantisce spessore alla difesa, perchè capace di riempire la partita di tante piccole cose, che esaltano la praticità del suo modo di fare reparto assieme a Kim. Nei momenti più tempestosi, quando le cose si sono messe maluccio, è riuscito sempre a trovare una soluzione per disinnescare l’attacco di Juric. Specialmente quando Sanabria si allargava e Vlašić si buttava dentro.
Kim: 7
Quando decide di attaccarsi all’uomo, che protegge palla con il corpo, cercando di mettere ombra tra l’attrezzo ed il coreano, l’anticipa puntualmente. Tutt’altro che remissivo nei contrasti. Assai difficile intimidirlo, “suggerendogli” di spostarsi all’atto di fare a sportellate sui palloni alti. Complicato scollarselo di dosso, le volte in cui Sanabria trova lo scarico per i compagni a rimorchio, oppure tenta di associarsi con loro.
Mario Rui: 7
La squadra di Juric pressa alta, adottano un sistema fortemente orientato sull’uomo a tutto campo. Il mancino portoghese, allora, ha agito secondo lo stesso criterio, allineandosi al centrocampo, affinchè la squadra partenopea manovrasse in superiorità numerica. Si è alzato a contrastare Singo, obbligandolo a mantenere una posizione conservativa, offrendosi costantemente in sovrapposizione. Soffre la giocata lunga, eppure non si tira indietro nell’andare a saltare e contendere i “rimbalzi”.
(dal 80’ Olivera: s.v.)
Cambio per far rifiatare un esausto Mario Rui.
Anguissa: 7,5
Riferimento emotivo, prim’ancora che calcistico. Appare evidente che i compagni l’abbiano investito del ruolo di leader carismatico. D’altronde, questa responsabilità se l’è presa con forza, per come canta e porta la croce, per sé e pure per gli altri. Inaspettato goleador di giornata, in occasione del primo gol, da il via all’azione: ricicla il possesso e dopo satura l’area, impattando di testa. Nel 2-0 si mette totalmente in proprio con lunghissima cavalcata. Pesa sulle sorti del match il suo mix di preponderante forza fisica e feroce determinazione.


Lobotka: 7
Rappresenta il centro di gravità della squadra. Ergo, gioca nell’unico modo che conosce: reclamando ogni maledetto pallone. Esigendo che tutto passi per i suoi piedi educati. Funziona da regista sicuro e intelligente, smazzando passaggi sul breve e sul lungo con la tradizionale sagacia tattica. Una sorta di joystick, con cui manovra il giropalla, modulando l’intensità a seconda delle circostanze.
Zielinski: 6,5
Interpreta le situazioni come se fossero ricami di nobiltà. Più che cucire sulla trequarti, facendo da sponda tanto per i mediani, quanto per gli offensive players, sfrutta dinamismo e qualità superiori alla media per palesare sofisticate intuizioni. Ma i granata sono una brutta bestia. Concedono poco allo stile, ramazzano alla stregua dei fabbri e pressano come i dannati. Morale della favola, mancano i suoi spunti creativi, e la fase offensiva degli azzurri assume, a tratti dosi eccessive di prevedibilità.
(dal 61’ Ndombele: 6)
Entra quando il centrocampo comincia a soffrire la corsa dei granata, mostrando una pericolosa mancanza di varietà nel mangiare porzioni abbondanti di campo. Si affida al cambio gioco o dialoga nello stretto, senza alcuna forzatura, per abbassare il ritmo.
Politano: 6,5
Le sue caratteristiche portano la squadra a cercarlo spesso sulla corsa. Lui legge la posizione del diretto avversario e decide se stringere verso il centro, piuttosto che aggredire lo spazio lungo. Imprescindibile nella progressione del gioco, con le ricezioni in ampiezza ed il ribaltamento del fronte con l’interno piede.
(dal 67’ Lozano: 6)
Specialista del controllo orientato e abile nel creare separazione dal marcatore, genera un paio si situazioni interessanti e costringe Milinkovic-Savic ad una gran parata.
Raspadori: 6
Fa veramente molte cose, che prescindono la finalizzazione. Si sbatte in un lavoro oscuro, tipo cucire il gioco sulla trequarti, ricevendo spesso spalle alla porta. Si muove con intelligenza lungo tutto il fronte d’attacco, a portare fuori i difensori e ad aprire spazi per i compagni. Nondimeno, calcia verso Milinkovic-Savic soltanto un paio di conclusioni telefonate.
(dal 61’ Simeone: 6)
L’idea di Spalletti è quella di fargli tenere palla. Permettere ai compagni di rifiatare e guadagnare spazio e tempo. Missione compiuta, con qualche manchevolezza negli ultimi sedici metri.
Kvaratskhelia: 6,5
Oggi poco dominante come nel recente passato, da veicolare l’impressione che fosse un po’ stanco. Comunque appannato rispetto al solito. Eppure, quando punta li dirimpettaio, vive perennemente un delirio d’onnipotenza. Del resto, è dotato di indubbio magnetismo in campo. Certi colpi, come la carambola con il contagiri che porta al 3-0, gli vengano talmente bene, senza che lui si sforzi di farli sembrare numeri da mero giocoliere circense, da certificarne l’assoluta funzionalità nel manipolare il Toro a difesa schierata. Rivedibile, in fase di non possesso.


(dal 80’ Elmas: s.v.)
Sostituzione ruba minuti e poco altro.
Allenatore Spalletti 7
E’ riuscito a dare al gruppo una solida identità. Oggi il Napoli prescinde dalle prestazioni individuali. Anzi, produce punti e risultati brillantissimi in virtù di princìpi nient’affatto scontati, in grado di gratificare meccanismi abbastanza rodati, tali da poter sopportare eventuali cali di forma legati agli impegni con le varie Nazionali.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
RESTA AGGIORNATO SUL NAPOLI, SEGUICI SUI PRINCIPALI SOCIAL:

