È passato solo un anno dalle lacrime di Leo Messi, mentre nell’ultima conferenza in blaugrana, salutava quella che da sempre è stata la sua casa, per accettare il “vil danaro” degli sceicchi parigini. Le stesse lacrime le abbiamo viste sul volto di Dybala, nell’ultima partita in bianconero, anche in questo caso, la prospettiva di un contratto più oneroso ha avuto la meglio sul sentimento e la passione della gente.

Per non parlare delle lacrime di Lorenzo Insigne nell’ultimo giro di campo al Maradona, capitano tra il suo popolo,non ha resistito ai dollari canadesi ed a un cambiamento di vita radicale, sia da un punto di vista personale che professionistico.

Siamo certi che questo elenco di bandiere ammainate continuerà a crescere, con la complicità dei procuratori che tendono a portare i propri assistiti a scadenza, per poi strappare ingaggi monstre, facendo leva sul risparmio dei costi del cartellino, per la società acquirente.

Ciro pronto a salutare

La prossima bandiera che sta per salutare la sua gente e il suo grandissimo legame con la città, sembra essere quella di Dries Mertens, la richiesta avanzata dal suo entourage, 4 milioni di euro netti l’anno, tra ingaggio e bonus alla firma, appare piuttosto distante da quello che il Napoli può offrire.

La dead line sembra fissata a breve scadenza, prendere o lasciare, altrimenti il belga cercherà fortuna altrove, in questo caso non vedremo lacrime scendere sul viso o saluti in un giro di campo, tutto si consumerebbe nelle stanze segrete di qualche studio legale europeo, in barba alla passione dei tifosi che crede ancora in un romanticismo pallonaro, sempre più calpestato dall’avanzare dei tempi.

Bisognerà farsene una ragione e mettere in conto che un’altra grande bandiera partenopea potrebbe dire addio, prima dei tempi previsti.

Il “Muro” resta in bilico

Ovviamente è quella di Kalydou Koulibaly, il Comandante, quello al quale Spalletti non rinuncerebbe mai, quella che ha rifiutato la cittadinanza francese per essere un pilastro del suo Senegal, quello che però dal ritiro della sua Nazionale fa sapere di non essere sicuro del suo futuro, che non ci vuole pensare in questo momento e se ne riparlerà più avanti.

Parole non proprio incoraggianti per chi ha già perso un Capitano e rischia di perderne altri due in un colpo solo. Ma il senegalese il 20 di questo mese compirà 31 anni, ha un contratto in scadenza nel giugno 2023 ed attualmente guadagna 6 milioni di euro netti a stagione, lo stipendio più alto a Castel Volturno.

Portarlo a scadenza sarebbe l’ennesimo suicidio e difficilmente il difensore azzurro accetterebbe una riduzione consistente dello stipendio. La soluzione più saggia sarebbe quella di monetizzare il più possibile dalla cessione ed investire il ricavato in campagna acquisti.

Soluzione che non piacerà alla gente di Napoli, che vedrà calare un’altra bandiera nel nome del vil danaro, ma questa è l’evoluzione dei tempi, questo è il futuro, prendere o lasciare.

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