Il Napoli, in seguito alle due ottime amichevoli disputate contro Bayern Monaco e Wisla Cracovia, ritorna a Castel di Sangro per completare la preparazione.

I tifosi possono dirsi soddisfatti da entrambe le uscite internazionali, nelle quali la squadra di Spalletti ha dimostrato grande ordine e fluidità, sia con le prime sia con le seconde linee.

E’ indubbiamente presto per esprimere giudizi e fare previsioni: il mercato (mai particolarmente movimentato) è ancora in corso, e due vittorie in amichevole non bastano a dissipare i malumori dei partenopei.

I tanti aspetti positivi del Napoli emersi nelle amichevoli

La superiorità di Koulibaly, la determinazione di Osimhen, la tecnica di Zielinski, la crescita di Elmas e la sicurezza di un ritrovato Lobotka: non mancano spunti positivi.

Le nostre pagelle di Bayern-Napoli

Il numero nove vuole dare continuità ad un finale di stagione che lo ha visto grande protagonista, questo intenso desiderio emerge dalle giocate e dalle esultanze. Ha mantenuto sempre alta la pressione sui tedeschi, incentivando anche i compagni ad aiutarlo: In questo modo sono nate due delle tre reti azzurre.

Chi ha invece eluso abilmente il pressing in impostazione è Stanislav Lobotka. Anche il polacco ha vissuto un’annata difficile, tuttavia è parso glaciale nell’affrontare gli avversari in impostazione. Spalletti ha scelto di schierarlo come unico Pivot, sarà interessante scoprire se per scelta tecnica o per necessità.

Nondimeno, sono emersi anche i limiti tecnici di un terzino fin troppo utilizzato.

Mario Rui, pur impegnandosi in ambedue le uscite, ha sbagliato spesso appoggi e cross, certificandosi come anello debole della squadra. Diversamente, Malcuit ha mostrato una ritrovata maturità in copertura ed ha indubbiamente sfruttato al meglio le sue possibilità. In un mercato difficile, totalmente bloccato, ritrovare in lui una buona riserva all’instancabile Di Lorenzo rappresenta un’idea che Spalletti valuterà.

Fluidità di manovra e moduli

Lobotka unico Pivot, i terzini si alzano mentre le mezze ali si muovono per creare superiorità
(Immagine presa dal profilo Twitter di Francesco Galardo)

La scelta di schierare un singolo Pivot ha velocizzato l’impostazione della manovra ed ha favorito l’accentramento delle mezzali, specialmente Zielinski. Il polacco, abbassandosi per creare superiorità, risultava spesso raggiungibile insieme ad Elmas.

In campo la squadra si è distesa disegnando svariati moduli, mantenendo sempre basso Lobotka, che ha costruito con calma gioco. Oltre ad una ritrovata forma fisica (e mentale), la tranquillità di avere più opzioni ha facilitato il suo compito.

Inoltre il Napoli è parso più ordinato difensivamente: la linea a 4 si è mossa con i giusti tempi, catturando in offside gli avversari, mentre Kalidou è riuscito ad imporsi con il suo fisico e le sue intercettazioni.

E’ presto per viaggiare con la fantasia, a Castel di Sangro il nuovo mister avrà la possibilità di lavorare con quasi tutta la rosa (in attesa dei rientri di Mertens e Lozano). Le amichevoli finali saranno più indicative di quelle recentemente vinte.