Tiene banco nelle ultime ore la questione del Campo Paradiso. L’impianto sportivo di Soccavo dove il Napoli aveva il suo centro tecnico. Quelle mura, dove si è allenato anche Diego Armando Maradona, sono ormai in disuso.
Con il fallimento del Calcio Napoli, lo sfacelo e l’incuria hanno preso pieno possesso della struttura.
Nel consueto appuntamento radiofonico sulle frequenze di radio Kiss Kiss è intervenuto l’Assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, che ha spiegato nel dettaglio i motivi che sono alla base di cotanta trascuratezza: “Il Centro Paradiso rientra nella vicenda giudiziaria del fallimento Corbelli-Ferlaino, che include anche questioni non sportive.Si tratta di una proprietà privata, con vincolo di destinazione. Può sorgervi solo un centro sportivo...“.
Il problema, dunque, è tutt’altro che facile da dirimere. Anzi, agli ascoltatori di Radio Goal, Borriello ha precisato quanto le circostanze siano sfavorevoli: “Il Paradiso rappresenta un pozzo di memorie. Abbiamo il dovere di recuperarlo in qualche modo. Ma la situazione è complessa. All’interno si sono anche abbandonati dei rifiuti pericolosi…”.
Bisogna provare a salvare il salvabile. Il cuore dei napoletani non può permettere che il tempio di una Napoli vincente finisca abbandonato. Borriello si dice pronto a fare il possibile: “Abbiamo incontrato un comitato di cittadini molto attivo per recuperare lo spazio da restituire alla collettività. E’ un’associazione di ragazzi del quartiere. Attraverso l’Avvocatura Municipale, chiederemo un incontro alla curatela fallimentare…”
L’assessorato di cui è titolare Borriello, quindi, garantisce che proverà a fare la sua parte: “Abbiamo il dovere, per correttezza istituzionale, di aiutare l’associazione ad attuare il sogno di questi ragazzi. Recuperare in qualche modo il Centro Paradiso…“.
Non ci vuole un miracolo. Magari si può ancora sperare che quell’inferno di lamiera e cemento sgretolato, possa tornare ad essere semplicemente un spicchio di paradiso.
Salvatore de Landro