Victor Osimhen è uno degli attaccanti più veloci del campionato. Una minaccia costante, quando può aggredire la profondità, sfruttando lo spazio alle spalle dei difensori.
L’equivalente pokeristico dell’all-in, accettare situazione di uomo contro uomo con il centravanti del Napoli. Perchè significa metterlo nelle migliori condizioni possibili per esplorare il calcio diretto e verticale voluto da Luciano Spalletti per la squadra partenopea.
Premio meritato
Ovviamente, non solo per questo motivo oggi – con una giornata di anticipo rispetto alla fine dell’annata – la Lega ha reso noto i suoi MVP, conferendo al nigeriano il riconoscimento come miglior Under 23 della Serie A.
Un premio importante, quello di miglior giovane della stagione. Considerando anche lo stop di circa due mesi causato dal tremendo infortunio al volto, che l’ha tenuto ai box tra novembre e gennaio. Un’assenza pesantissima, che di fatto, ha dimezzato le opzioni offensive del Napoli là davanti senza l’ex Lille.
Per il calcolo finale, le classifiche sono state redatte sulla base delle analisi condotte da Stats Perform, che tiene conto di statistiche, eventi tecnici e dati posizionali registrati con il sistema Hawk-Eye.
Osimhen, che riceverà il trofeo prima del fischio d’inizio della gara con lo Spezia, finora ha realizzato 14 reti e servito 5 assist in 26 presenze, partecipando così ad un gol degli azzurri ogni 103 minuti.
Osimhen migliorato e ingiocabile
Bisogna riconoscere i notevoli miglioramenti fatti da Osimhen negli ultimi mesi, specialmente nei movimenti senza palla. In effetti, il numero 9 in maglia azzurra ha sviluppato un’evidente abilità nel creare separazione, allontanando da sé l’avversario diretto, in modo da ricevere poi in maniera pulita.
L’opportunità di allentare la pressione del marcatore è diventata un’arma in più nel bagaglio tecnico-tattico del nigeriano. Permettendogli di associarsi meglio con i compagni. Non solamente quelli del reparto avanzato.
L’intesa con Mertens, per indole portato ad abbassarsi, rientrando fin nella propria trequarti, potrebbe rappresentare una svolta per il futuro. In quanto il Napoli troverebbe naturalmente in fase di possesso un offensive player come il belga, che galleggia in maniera dinamica tra le linee. Una situazione che obbliga a stringere e accorciare su Ciro.
Favorendo al contempo l’occupazione posizionale degli ultimi sedici metri da parte di Osimhen. A quel punto libero di determinare in virtù di un gioco a tratti primordiale. Ma comunque tremendamente efficace.
Gli altri vincitori
Miglior portiere: Mike Maignan (Milan).
Miglior difensore: Gleison Bremer (Torino).
Miglior centrocampista: Marcelo Brozovic (Inter).
Miglior attaccante: Ciro Immobile (Lazio).
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