Stasera, al Barbera di Palermo, andrà in scena il primo atto dei playoff delle qualificazioni a Qatar2022. La vincente di Italia-Macedonia del Nord (gara secca) potrà giocarsi l’unico posto disponibile con la vincente di Portogallo-Turchia. Inutile specificare l’importanza di questi match: perdere un Mondiale per una nazionale e un paese come l’Italia sarebbe già drammatico di per sè, ma la situazione è ancor più scottante dato che non ci siamo qualificati nemmeno agli ultimi mondiali del 2018.

Ora sono cambiate molte cose, e l’Italia avrebbe la possibilità di presentarsi da Campione d’Europa in carica, ma la situazione è davvero delicata, per usare un eufemismo.

Momenti decisivi

Ricordando proprio la mancata qualificazione del 2018, c’è una scena di quella sera a San Siro nel novembre 2017. Nel ritorno dei playoff con la Svezia, Insigne è stato tenuto fuori da Ventura per 90 minuti, mentre una nazione intera ne invocava l’ingresso. L’immagine di Daniele De Rossi che si rifiuta di entrare in campo, volendo lasciare spazio al talento napoletano, fu una delle più simboliche di un punto così basso del calcio italiano. Lorenzo, in seguito all’eliminazione, dichiarò di voler ambire allo scudetto col Napoli, sogno infranto nel maggio seguente a 91 punti. Queste parole oggi hanno un sapore del tutto diverso, con Insigne a giocarsi per l’ultima volta il suo sogno nei prossimi mesi, e un nuovo mondiale a cui aggrapparsi con le unghie.

Ironia della sorte, i mondiali successivi, 2026, si giocheranno proprio in Usa – Canada – Messico. Difficile però pensare che Insigne sarà ancora nel giro della nazionale, quindi, come per il Napoli, si giocherà tutto in queste settimane, nella speranza che l’epilogo sia diverso da 5 anni fa…

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