Al Diego Armando Maradona si incontrano due squadre con obiettivi ben diversi: Il Napoli che, fresco di vittoria al CONI e nuovamente 3° in classifica, deve vincere per raggiungere l’Europa dei grandi ed il Torino ultimo in classifica, pronto a fare di necessità virtù.
Vi abbiamo presentato in precedenza il Torino di Marco Giampaolo
Una prestazione deludente e scoraggiante quella degli azzurri.
Analisi di Napoli-Torino, “un match già scritto”
L’approccio alla gara non faceva presagire niente di buono già nei primi passaggi.
Il Napoli infatti non riesce ad andare oltre il pari contro una delle squadre peggiori del campionato. Veniamo dunque ai voti:
Meret, 6: Spettatore non pagante; il numero 1 azzurro non partecipa molto neanche nella costruzione dell’azione, la partita non richiede il suo intervento (effettua solo 15 passaggi , di cui 14 riusciti). Ha risposto presente nell’unica occasione possibile. Incolpevole sul goal.
Di Lorenzo, 5.5: Nonostante l’abnorme minutaggio (Giovanni è presente in tutte le partite da inizio stagione) riesce a spingere con una certa pericolosità ed effettua qualche buon cross, non sfruttato dai compagni. Non brilla ma non risulta tra i peggiori.
Maksimovic, 5: Lento in alcune occasioni e perde qualche pallone pericoloso, vince molti scontri con Belotti ma al contempo costringe Manolas a fare gli straordinari.
Manolas, 6: Il migliore della linea difensiva azzurra; ottimi gli anticipi, non perde alcun duello fisico (100% di contrasti vinti).
Hysaj, 5: “Il professore della difesa” sforna un’altra prestazione poco convincente, lento in occasione del goal e non solo: sono infatti troppi i palloni persi dal terzino albanese, considerando i pochi compiti in fase di spinta. (71′ Mario Rui, 5.5: Riesce a proporsi con una certa intensità sulla fascia, ma effettua cross perlopiù dimenticabili nel corso della sua breve prestazione.)
Bakayoko, 5: Tanti bassi e pochi alti sia in fase di costruzione sia in fase di riconquista, da lui ci si aspetta ben più di una prestazione anonima. (71′ Fabian Ruiz, 5.5: Dallo spagnolo ci aspettiamo tutti quello che abbiamo visto in occasione del goal, l’imbucata per l’assist di Zielinski è di grande livello ma il resto della partita no. Ha dato comunque dei segnali di ripresa.)
Demme, S.V.: Diego è costretto a lasciare il campo presto a causa di una brutta botta. (29′ Elmas, 5+: è come se non fosse mai entrato; prova ad abbassarsi per giocare il pallone ma entra nel vivo del gioco solo dopo il pari, senza incidere.)
Zielinski, 6-: E’ l’unico a provarci realmente insieme al capitano Insigne; prova spesso la giocata (5 dribbling riusciti su 6) e sforna un grande assist per il pari firmato Lorenzo. La sua prestazione è altalenante, ma nel complesso buona.
Insigne, 6.5: Togliete Insigne dalla squadra e di questa partita non vi rimarrà praticamente nulla di buono. Si abbassa per ricevere il pallone e tentare l’imbucata, cerca di saltare l’avversario, anche quando è raddoppiato (5 dribbling riusciti su 7). Nonostante la distanza dalla porta è lui a trovare il pari con un goal spettacolare.
Politano, 4.5: Mai realmente entrato nel vivo del gioco, tocca pochissimi palloni e sbaglia troppe scelte. (63′ Lozano, 5.5: entra bene in campo ma questa volta si perde con il passare dei minuti; i compagni lo cercano spesso per lanciarlo negli 1 contro 1 in cui eccelle.)
Petagna, 4: Anche oggi non si rende utile alla causa; in 71′ di partita ha effettuato 7 passaggi totali (sbagliandone 3) e vinto 2 contrasti su 8; il rientro di Osimhen sarà fondamentale per il Napoli, che non può fare affidamento sul 37 come titolare, poiché non eccelle nel gioco spalle alla porta e non fa sentire la sua presenza all’interno dell’area di rigore. (71′ Llorente, 6: forte della sua stazza riesce da subito a rendersi utile con diverse sponde di testa e sui calci piazzati.)
Gattuso, 5: Vincere contro la squadra peggiore del campionato è il minimo sindacale richiesto ad una squadra che punti alla qualificazione Champions. Il Napoli gioca spesso male, non ha certezze e segna troppo poco (1 goal nelle ultime 3 partite). L’approccio degli azzurri è blando e mortificante, il Diego Armando Maradona merita ben altre prestazioni. Ad un anno dal suo arrivo è giusto porsi una domanda, tenendo comunque a mente le pesanti assenze del periodo: Gattuso IN oppure Gattuso OUT?
Le parole di Mister Gattuso nel post partita

