Se Victor Osimhen continua a tenere questo ritmo realizzativo, appare evidente che diventi complicato tenerlo fuori dall’élite del ruolo. Un alveo ristrettissimo di centravanti incontenibili, che al momento comprende Haaland, Mbappé e pochi altri. Vale dire, i migliori attaccanti delle principali Leghe d’Europa.
A veicolare la sensazione che il numero nove del Napoli si stia progressivamente trasformando in un Top Player, lo sviluppo che ha avuto il suo gioco in questi mesi.
Nuoce competenze là davanti
Dal punto di vista tecnico-tattico, infatti, il nigeriano ha ampliato il bagaglio di conoscenze calcistiche, arricchendolo notevolmente di nuove skill.
Prima, l’unica possibilità di renderlo temibile era lanciarlo nello spazio, consentirgli di aggredire ferocemente l’amata profondità.
Oggi, invece, esplora situazioni maggiormente associative, per contribuire efficacemente in fase di possesso. Si abbassa tantissimo, addirittura fino alla propria metà campo, tiene palla e favorisce la risalita dei compagni.
Una situazione determinante, nel sistema proattivo di Luciano Spalletti, che predilige il giropalla funzionale alla creazione di spazi, da riempire poi celermente, in virtù di un atteggiamento diretto e verticale. Piuttosto che uno sterile mantenimento dell’attrezzo, dall’indole prettamente difensiva. Cioè buono esclusivamente a tenerlo lontano dai piedi dell’avversario.
Repertorio completo, difensori atterriti
In questo scenario, diventa veramente arduo contenere Osimhen nell’arco dei novanta e passa minuti. Obbliga il marcatore ad un surplus attentivo, poiché non basta solo evitare che scappi in velocità, per disinnescarne la pericolosità.
Una volta, magari, bastava sbilanciarlo sulla corsa, cercando il contatto con il corpo, per rubargli il tempo della giocata.
Attualmente, tuttavia, sembra davvero inimmaginabile pensare di arginare il capocannoniere del campionato (7 reti, al pari di Arnautović), limitandosi a smorzarne l’inerzia offensiva attraverso l’uso sapiente delle braccia.
Perché con i suoi movimenti, funzionali a smarcarsi fuori linea, genera potenziali passaggi, che un attaccante rapido in progressione ed esplosivo nel primo passo come lui, converte in occasioni per calciare in porta. Così da renderne il repertorio sempre più completo.
Liverpool, occhio a Osimhen
I centrali del Liverpool, dunque, sono avvertiti: domani sera non sarà affatto una passeggiata di salute. D’altronde, ad Anfield Road il Napoli è chiamato a sostenere un esame di laurea, al cospetto di una delle squadre accreditate ad arrivare in fondo alla Coppa dalle Grandi Orecchie.
Eppure, gli azzurri scenderanno in campo con la consapevolezza di aver conseguito una eccezionale maturità offensiva, capace di convogliare gli sforzi collettivi in funzione della “nuova” versatilità di Osimhen.
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