Il Toro e la grana dei contratti da rovinare. Nel calcio si sa soprattutto in un periodo di crisi mondiale come questo la programmazione e la buona gestione societaria sono le basi non solo per il successo ma per evitare quello che potrebbe essere un vero e proprio “bagno di sangue” economico.

Peccato che la programmazione e buona gestione in casa granata sia parola assai sconosciuta e poco avvezza al Presidentissimo granata Urbano Cairo. Salvo le stagioni con la gestione Petrachi/Ventura nei 16 anni di sua proprietà il Toro ha per lo più sperperato il denaro investito ed i risultati sportivi quanto mai deficitari per non dire proprio fallimentari.

L’Atalanta del Presidente Percassi dovrebbe essere l’esempio di come si possa gestire ed ottenere ottimi risultati anche con investimenti minimi ma oculati e di come una programmazione oltre che di un settore giovanile florido sia quanto mai fondamentale per colmare il gap economico con le big europee.

Tornando in casa granata i grattacapi legati al nodo rinnovi è quanto mai cruciale in queste settimane, non solo per il rinnovo del bomber granata e della Nazionale Andrea Belotti (in scadenza a giugno 2022) ma anche per altri giocatori fondamentali e con un mercato potenzialmente importante in scadenza nel 2021.

Il primo giocatore a potersi liberare quasi certamente a parametro zero sarà il difensore camerunense Nicolas N’Koulu. Il centrale piace molto a parecchie squadre di alta classifica tra cui la Roma che già lo cercò di prendere sotto la gestione Petrachi l’anno scorso cui ne consegui la querelle con Urbano Cairo. Al difensore fu promessa la cessione in estate ma dovette rimanere in maglia granata più per una probabile ripicca del patron che per reale volontà del giocatore. La scorsa estate il valore del giocatore oscillava tra i 10 e i 12 milioni di Euro, da gennaio zero con una perdita economica molto importante sia tecnicamente che economicamente soprattutto per una società che delle plusvalenze ne fa ragione di vita. Un altro giocatore in scadenza è il laterale argentino Ansaldi a cui difficilmente verrà rinnovato il contratto a meno di una pesante decurtazione del suo ingaggio. Il terzino sinistro infatti nel corso degli anni ha avuto un rendimento molto altalenante dovuto anche ai continui infortuni muscolari cui è soggetto.

Se in casa bergamasca vengono venduti i gioiellini delle giovanili a peso d’oro (vedi Kulusewsky, Barrow, Cristante, Mancini solo per citarne qualcuno) in casa granata si lasciano scappare a costo zero. E’ il caso di Erik Ferigra colonna difensiva della primavera granata vincitrice di una coppa Italia e di una Supercoppa con Coppitelli. Impiegato praticamente mai da Giampaolo prima e Nicola adesso il difensore di nazionalità spagnola facilmente troverà altra sistemazione in Serie A liberandosi a costo zero. Con più lungimiranza e coraggio si sarebbe potuto investire su di lui sportivamente per poter magari ottenere un’ottima plusvalenza ossigeno per le casse societarie.

I veri grattacapi sono però per i giocatori in scadenza nel 2022. Detto del Gallo Belotti che difficilmente rinnoverà senza un vero progetto e azioni serie e concrete mai fatte da Cairo in 16 anni di Presidenza, l’attaccante granata potrebbe essere ceduto in estate a prezzo per così di dire di saldo o peggio ancora liberarsi il prossimo anno a zero. Il danno economico nel primo caso potrebbe calcolarsi in 25/30 milioni di Euro nella peggiore delle ipotesi una cinquantina di milioni di Euro (quanto è valutato il bomber granata).

Se in attacco si piange in difesa non si ride. Altro giocatore tra i big in scadenza nel 2022 il portiere Salvatore Sirigu più volte autore di prestazioni sotto tono quest’anno legate a dissidi con il Presidente dovute alla volontà di lasciare Torino. Il Portierone granata poteva essere ceduto già l’anno scorso ad una cifra che si aggirava intorno ai 10 milioni di Euro, il prossimo anno a zero.

Il centrocampo non sta meglio di sicuro. Daniele Baselli e Tomas Rincon sono i 2 nomi sotto riflettori per ciò che riguarda il capitolo rinnovi. Il primo ha una valutazione intorno ai 6/8 milioni di Euro il secondo intorno ai 3 milioni di Euro.

Il DS Vagnati mai davvero autonomo nelle scelte si ritrova a dover risolvere una bella grana, con il rischio di perdere intorno ai 90/100 milioni di potenziali giocatori, soldi che potevano essere reinvestiti eventualmente per programmare una rosa per il futuro, ma si sa in casa granata il massimo della programmazione è stato lo svincolato Amauri a 30 minuti dalla fine del mercato figuriamoci i rinnovi dei giocatori chiave.

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