Queste le parole del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, al termine dell’ultimo Consiglio Comunale, riguadante la vicenda dei mancati emolumenti da parte del Calcio Napoli per il fitto dello Stadio “Diego Armando Maradona“:

 “Il canone ovviamente deve essere riscosso – ha assicurato il primo cittadino partenopeo – poi dobbiamo distinguere tra la situazione in tempo di pandemia e quella pre Covid. Durante l’mergenza Coronavirus per tutte le società sportive è stata prevista la possibilità di una rinegoziazione vista la riduzione degli incassi,  lo abbiamo fatto per l’Ippodromo ad esempio. Quindi parliano di due temi distinti. Poi c’è il problema invece della riscossione, quella ordinaria ma soprattutto delle somme non riscosse. Oggi purtroppo anche gli avvisi di pagamento vengono mandati in ritardo, in alcuni casi siamo fermi addirittura al 2015. Se non si mandano gli avvisi di riscossione tutte le tasse vanno in riscossione. Io credo comunque che chi è tenuto a pagare deve farlo“.

Ora vorrei che osservassimo insieme, cosa vi’ e’ davvero scritto in queste parole. La prima, e quando si parla di pre Covid, e pandemia, perche’ questa osservazione?

Semplicemente riferito alla vecchia gestione, dove, se non ricordo male, si disse che il Calcio Napoli aveva versato una somma consistente per il pagamento del fitto, e chiaro che si parla del pregresso.

Ora si riparla di 3,5 milioni di euro, che il Calcio Napoli deve giustamente versare, dove non piu’ lontano del 27 dicembre 2021, lo Stadio Maradona viene incluso negli immobili cespiti, esattamente 65452, messi in vendita dal Comune per ripianare le perdite, il tutto affidata alla Invimit, la società del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) che si occupa di investimenti immobiliari e della loro valorizzazione e/o dismissione.

Ora mi chiedo, perche’ se il debito, ora cosi’ elevato, dove a mancare e’ il Calcio Napoli senza dubbio, si invia richiesta di messa in mora, per poi ritrattare pubblicamente, invitando a pagare chi deve?

Il “ricalcare” dei ritardi di avviso di riscossione, addirittura risalenti al 2015, fanno capire che comunque vi’e sempre un “responsabile pregresso” , e quindi una malgestione presente perpetuamente. In pratica, il Calcio Napoli non prolifera parola, ed attende gli eventi, il Comune chiede 3,5 milioni per il fitto dello Stadio, ma poi si devono verificare i periodi pre e post pandemia per la rinegozziazione, infine, e non e un dettaglio, lo stadio Maradona messo in vendita dal Comune.

La domanda e’, ma perche’ sparare nel “mucchio“, in un inutile polverone amministrativo? Che il Napoli debba ripianare il debito del fitto E sacrosanto!

Ma e’ anche vero che la macchina amm.va, oggi affidata al nuovo Sindaco Manfredi e la sua giunta, non ha bisogno della pubblica piazza per avere cio’ che gli spetta, se lo prende perche’ denaro dei contribuenti, visto che al Maradona si paga il biglietto per vedere il Napoli, quindi la stessa Societa’ Sportiva e’ sicuramente in grado di versare gli emolumenti previsti.

E visto che ci troviamo in argomento, a che punto sara’ la vendita’ del Maradona? Un neo del quale il Sindaco, alla ADL , non prolifera parola!

Ma come diceva Toto’, in questo “guazzabuglio politico-sportivo, a perdere e sempre uno solo, il napoletano! Perche’ un Comune che deve avere, non ottiene, ed una societa’ che deve pagare non lo fa’, e penso a quella statua posata dentro al “tempio del tifoso“, e molte volte mi augurerei che da pieno, per ringraziare l’unico che non li ha venduti, restasse vuoto e solo.

Per non vergognarmi piu’, di questo “scempio” per un bene che andrebbe difeso, e chiunque sia venuto, ne ha fatto lucro, umiliato e forse…pure venduto!

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