La sconfitta contro la Juventus, oggi affronteremo la tematica portiere, ha visto certamente una squadra a due facce, un primo tempo perfetto dove ha letteralmente divorato il possibile vantaggio, meritato aggiungiamo, ed una ripresa in colore, con Osi e Kvara spettatori non paganti

Ma torniamo all’ argomento da affrontare, i portieri, dove il ruolo può determinare in positivo ed in negativo l’andamento di un risultato della gara. Ieri, allo Stadium, nell’ unica forse conclusione verso la porta di Meret, estremo difensore del Napoli, Gatti su colpo di testa nell’ aria piccola, Brahmani ancora una volta sbaglia la marcatura, punisce oltremodo un Napoli che forse avrebbe meritato ben altro risultato

Direte voi, cosa c’entra Meret? Se noi ricordiamo la dinamica c’è un cross di Cambiaso per la testa del difensore bianconero che sovrasta nell’ aria piccola il difensore Kosovaro giusto? Vi è un però, infatti l’area piccola e terra del portiere e probabilmente un’uscita in più sarebbe stata utile alla causa azzurra, e probabilmente oggi non avremmo parlato di insicurezza e poca attitudine al dialogo di gestione dei suoi compagni di reparto, oltre che in questo momento poco concentrato e non reattivo alle polemiche che lo stanno colpendo.

Un giudizio che può sembrare duro ed ingeneroso, ma il portiere serve a questo, la sua poca personalità mostrata nel momento di difficolta collettivo, e la fotografia di un periodo, dove il buon Alex, avrebbe bisogno di un po’ di riposo, recuperare energie mentali e fisiche e tornare a riprendersi la titolarità, che in questo momento il mister gli concede, ma che certamente non può essere contento se al minimo errore si subisce un gol!

Se mi affaccio nell’ altra area, oltre al catenaccio ad oltranza ed il contropiede, noto quanto importante sia Schezny, il quale esce anche sul dischetto del rigore per parare, perché’ invece Meret ha paura di lasciare i pali? Questo e un quesito al quale può rispondere solo il portiere del Napoli, il quale ripetiamo, in questo momento storico mostra cenni di poca personalità e questo infine ancora di più su di un reparto dove perso Kim, sembra un vero e proprio colabrodo!

È chiaro che ora dovrà essere il tecnico, che conosce la situazione senz’ altro meglio di noi, a capire se è il caso di insistere sul numero uno friulano, oppure dar spazio al suo collega di reparto, Pierluigi Gollini, e dargli il tempo per poter capire se continuare l’avventura in azzurro oppure guardarsi intorno già dal prossimo anno.

Portiere, difensore centrale, centrocampista centrale e attaccante, l’ ossatura di una squadra si costruisce cosi, e se Garcia ha fatto danni irreversibili sul piano sia tecnico che psicofisico, beh, Mazzarri sul piano tecnico qualcosa l ha fatta intravedere, mentre per quello fisico resta ancora un lavoraccio da fare.

Ma se sul piano prettamente mentale non vi sono scossoni di ripresa, e chiaro che delle scelte, se pure impopolari per alcuni, vanno fatte, non solo per il bene della squadra, ma anche del ragazzo stesso, vista la reazione poco determinata ad una polemica, certamente visibile e non, come da altre voci affermata, inventata.

Ora però bisogna reagire, e visto che i gol non li riusciamo a farli, anche a porta vuota! si spera che chi protegge la porta partenopea, non scordi di portarsi le chiavi, altrimenti si corre il rischio di lasciare incustodito un bene che lo scorso anno era chiusa a doppia mandata con il lucchetto!

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