Il Napoli ha annichilito per 4-0 la Lazio nell’emozionante serata dedicata all’eterno numero 10. Tante emozioni si mischiano allo spettacolo visto sia fuori sia dentro al campo, in cui la compagine azzurra ha dominato l’avversario senza eccessive difficoltà.

Oscurato “solamente” da una prestazione suntuosa di Dries Mertens, un calciatore in particolare ha stupito il popolo partenopeo: Stanislav Lobotka.

Lobotka, una partita difficile da dimenticare

Il numero 68 ha offerto una prestazione semplicemente perfetta, tra lo stupore dei tifosi e, in particolare, dei calciatori della Lazio, non capaci di schermarlo per tutti i 90′ di partita.

Pesantemente criticato per l’errore nell’ultimo match, lo slovacco ha presto riconquistato l’affetto della città e la fiducia del mister, eludendo il pressing avversario e concedendo perennemente uno scarico sicuro ai compagni. L’azione è spesso nata dai suoi passaggi (134, il numero più alto tra gli uomini in campo).

I numeri di Lobotka: una certezza per il Napoli

Come riportato in precedenza, il mediano ha completato con successo 134 passaggi, sbagliandone soltanto 4 (precisione del 97%!). Ha contribuito inoltre con impegno alla fase di riconquista, con ben 9 intercetti (anche in questo caso, più di tutti i compagni).

Numeri che confermano una partita di altissimo livello, che deve infondere maggiore fiducia ad un ragazzo mai sfruttato a dovere. Come ha dimostrato Amir Rrahmani, ora titolare inamovibile della retroguardia, è importante non giudicare un calciatore per un solo errore, specialmente se non gli viene dato un sufficiente minutaggio per mettersi in gioco.

Come Lobotka ha contribuito alla vittoria del Napoli

Vi proponiamo – Ecco il vero Lobotka: tutt’altro che un oggetto misterioso

La squadra di Spalletti ha tatticamente sorpreso la Lazio, che non è riuscita (salvo rari casi) a costruire azioni né dal basso né tramite lanci lunghi, oltre a non aver efficacemente disturbato la manovra dei partenopei.

Nell’immagine sopra possiamo vedere Lobotka ricevere palla da Koulibaly con ben 3 uomini attorno, ed un potenziale quarto che può stringere. L’azzurro mantiene comunque una distanza ideale da ciascun avversario, che non avrà il tempo per anticiparlo e neppure per pressarlo.

Lobo“, come amava chiamarlo Gattuso, è infatti libero di innescare Mario Rui sulla sinistra, attraendo a sé 3 uomini. Il portoghese a quel punto può servire con facilità Mertens spalle alla porta, libero da ogni marcatura e di poter quindi servire con tranquillità Lozano sulla destra. Dal passaggio del Chucky scaturirà il goal del primo vantaggio azzurro.

Poco minutaggio ma prima parte convincente

374′ in stagione (anche sommati con i 527′ di quella precedente) non bastano, nel bene o nel male, a giudicare un calciatore. Nondimeno lo slovacco è parso in forma anche nelle prime uscite stagionali, prima che l’infortunio lo allontanasse per un mese dal rettangolo verde, ed ora vuole scavalcare le gerarchie della squadra.

A questo punto la domanda passa a voi, potete votare al sondaggio in basso nelle prime 24h: il Napoli sta per scoprire il vero Lobotka?

https://twitter.com/RaffaeleDeSa/status/1465322507674824704