Un Napoli disorganizzato e poco lucido perde la prima in campionato contro un’ottima Inter, uscita con tanto sudore e tre punti meritati da San Siro. Apre le marcature un rinato Zielinski, che conferma le buone sensazioni passate, scippando palla a Barella e concludendo dalla distanza su suggerimento di Insigne. L’Inter ribalta il risultato prima su rigore e poi grazie ad una grande spizzata di testa di Perisic, che supera Ospina. Al 75′ un modesto Insigne ed un Lozano in crescita lasciano il campo per Mertens ed Elmas, e la partita finalmente cambia.

Gli azzurri pressano alto e crescono le prestazioni di diversi singoli, Mertens con una magia supera Handanovic ed anticipa un finale di partita infuocato, in cui gli azzurri possono solo rimpiangere i tanti minuti regalati ai padroni di casa.

Al 91′ Di Lorenzo pesca Rui in percussione, un autentico miracolo di Handanovic sul colpo di testa nega il pareggio. Al 97′ Anguissa salta secco due avversari e serve Mertens solo in area, il 14 al volo spara alto. Le pagelle di un’amara sconfitta:

Ospina, 6.5: Nonostante i 3 goal subiti merita una piena sufficienza, per le tante uscite complicate e coraggiose e per le parate. Non facile oggi l’uscita dal basso.

Di Lorenzo, 6.5: Nonostante qualche errore, emerge tra i pochi positivi della partita. Nei momenti complicati i compagni lo cercano sempre, e spinge con qualità, un peccato non aver registrato l’assist nel finale sul colpo di testa di Mario Rui, da lui perfettamente pescato sul secondo palo.

Rrahmani, 5.5: Non la coppia di centrali che siamo abituati a vedere quest’anno. Troppo lento nelle decisioni in occasioni importanti, così come in generale la linea difensiva in ripiegamento.

Koulibaly, 5.5: Forse troppo nervoso fin dalle prime battute, ma cresce con il passare dei minuti una prestazione non memorabile. Registra un assist casuale per l’eurogoal di Mertens, ma non riesce a comandare la difesa con la solita compostezza.

Mario Rui, 5: Della sua partita ricorderemo, purtroppo a lungo, il colpo di testa nel finale, in cui solo leggi assurde della fisica hanno salvato i nerazzurri. Non copre bene in alcune occasioni importanti, guardando il pallone e non la posizione. Soliti limiti, che non fanno discutere.

Anguissa, 6=: Quasi impalpabile nel primo tempo, cresce nella ripresa per esplodere solo nel finale con alcune grandi giocate, la più importante quella al 97′ che per poco non portava Mertens a firmare il pareggio. Una volta salito in cattedra fa sembrare semplici controlli e giocate complicate, ma non incide per buona parte del match.

Fabian, 5: A passeggio nel campo per quasi 90′, viene completamente schermato dai centrocampisti avversari e non riesce a costruire gioco né azioni pericolose. 5 è il voto perfetto per la prestazione di un fantasma.

Lozano, 6+: Una media tra i primi 30′ insufficienti e gli ottimi 40′ in crescendo. Non vede palla e non aiuta i compagni per quasi tutto il primo tempo, in cui tocca ben pochi palloni. Cresce la sua prestazione con diversi spunti interessanti, salta l’uomo con rinnovata energia servendo cross invitanti ad Osimhen, oggi non in forma.

Zielinski, 6.5: Dà inizio all’azione del vantaggio e la conclude con una gran botta da fuori area. Tra i pochi a crederci fin dalle prime battute, mette anche diverse pezze in copertura quando la squadra sbandava pericolosamente. Conferma le buone sensazioni dell’ultimo periodo.

Insigne, 5: Poco e nulla oltre il passaggio per Zielinski in apertura. Difficile valutare positivamente la prestazione del capitano, assente nella costruzione del gioco e non incisivo neppure in copertura. Un calo è fisiologico dopo due stagioni a grandi livelli, ma il Napoli ha bisogno del miglior Lorenzo Insigne.

Osimhen, 4.5: Un augurio di pronta guarigione al ragazzo, che ha lasciato il campo fortunatamente sulle sue gambe.

Sostituzioni

Petagna, 5

Mertens, 6.5: Grande colpa di Spalletti quella di far entrare solo al 75′ due elementi come Dries ed Elmas, che stanno meritando la titolarità più dei calciatori solitamente preferiti dal tecnico. Dal nulla, con una magia, infiamma l’animo della squadra, che dopo una partita di basso livello rischia più volte di agguantare il pari.

Elmas, 6+: Vale quanto riportati sopra. Il nuovo taglio di capelli sta portando bene, dai.