Il Napoli non ha tempo di riposare: il Legia attende la squadra di Spalletti alla Pepsi Arena, per la quarta partita dei gironi di Europa League. Una bella gatta da pelare per Spalletti, che dovrà fare a meno di Mario Rui, Manolas, Fabian, Insigne ed Osimhen, tra infortuni e squalifiche.
Vi abbiamo già presentato la squadra ora allenata da Czesław Michniewicz, subentrato di recente alla guida dei polacchi. Questo renderà il loro gioco meno prevedibile, ma pare essere comunque poco efficace, considerando le due sconfitte nelle ultime due di campionato.
L’ultima del Napoli: una vittoria difficile ed importante
L’ultima uscita stagionale ha visto gli azzurri di Spalletti in difficoltà contro la fisicità della Salernitana, comunque sconfitta grazie al mancino di Zielinski. La squadra ha sofferto, come nel pari a reti bianche dell’Olimpico, una partita poco tecnica e con tanti momenti vuoti. Il tempo di gioco effettivo è infatti stato di 22′ 50 nel primo tempo, ed addirittura di 17′ 13 nel secondo. Un dato che certamente non avvantaggia una squadra tecnica come il Napoli.
Nel corso dei 90′ la Salernitana ha manovrato più azioni offensive rispetto agli azzurri, creando tuttavia meno pericoli. Infatti anche in questo match gli xG generati dal Napoli (1.54) superano di gran lunga quelli dell’avversario (1.54).
Questo tipo di partita ha creato difficoltà ai partenopei, che privati di Osimhen hanno tentato di palleggiare tra le linee e recuperare alto il pallone, con Mertens in campo dal 1′. La squadra ha inevitabilmente avvertito la mancanza dello strapotere del 9. La tenuta difensiva è stata ancora una volta encomiabile. Si registra un solo grande pericolo dopo l’espulsione di Koulibaly, prontamente respinto dalla coppia Ospina-Di Lorenzo.
Anche nei match più complicati, il Napoli difende con ordine ed intelligenza nelle marcature. Può contare su due ottimi portieri (specialmente su un Ospina in stato di grazia) in caso di conclusioni pericolose.
L’importanza di Adam Ounas per il Napoli in Europa League
Tra le varie notizie buie per Spalletti, si intravede una luce: il mister ritrova il suo giocoliere Adam Ounas. Il nazionale algerino, oltre ad essere nato per pazziare col pallone, rappresenta un cambio di grande livello, che può dire la sua a partita in corso (e si aggiunge ai già noti “supersub”* offensivi della squadra). Le sue caratteristiche lo rendono un’arma importante, che non sarà ancora a disposizione per 90′, ma può ricominciare a dire la sua con la dovuta calma dopo più di un mese di stop.
*I supersub sono calciatori in grado di spaccare la partita entrando a gara in corso.
Notizia importante: tra i pali tornerà Alex Meret, il mister ha commentato così il ritorno: