I pregiudizi su Alex Meret stentano a morire. Magari sopiscono, ma difficilmente scompaiono. Sedimentati lì, alla stregua della polvere spazzata sotto il tappeto, pronti a saltar fuori alla prima occasione. Chessò, come il motivetto martellante di una canzone in voga: classico ritornello estivo, che ti entra nella testa e non ne esce più. Forse perchè la stragrande maggioranza della gente, sia esso un addetto ai lavori oppure un semplice tifoso, detesta avere torto. Specialmente se ha sostenuto a spada tratta la sua teoria. Nel caso del portiere azzurro, in molti si sono espressi ad alta voce circa la sua (presunta…) inadeguatezza a difesa di una squadra ambiziosa come il Napoli. Quindi, non aspettano altro per poter sbandierare il fondamento delle loro ragioni.     

Eppure dell’estremo difensore friulano si conoscono qualità e limiti. L’inclinazione a rimanere inchiodato coi piedi sulla linea, un atteggiamento poco propenso ad attaccare la palla, un po’ come si parava negli anni ’80. E la fragilità coi piedi, almeno nelle situazioni in cui gli avversari pressano altissimi, chiudendogli ogni linea di passaggio pulita verso i compagni. Così da obbligarlo a rischiosissime soluzioni personali. L’errore nella lettura del potenziale pericolo contro il Girona conferma le tragiche aspettative della critica, poichè troppo simile a quelli commessi in passato: a Empoli, nel primo anno di Spalletti, pregiudicò la rincorsa alle milanesi, lanciate verso lo Scudetto. Col Frosinone, il campionato passato, contribuì a spezzare definitivamente qualsiasi velleità degli azzurri di rientrare veramente – non soltanto a chiacchiere – nella corsa ad un posto in Champions League.

Szczesny solida certezza

In questo scenario si inserisce l’ultimo rumors che circola negli ambienti del calciomercato. Ovvero, un concreto interessamento per Wojcech Szczesny. La classica voce incontrollata, che negli ultimi giorni ha cominciato a diffondersi con una certa intensità, nonostante non sia mai stata confermata ufficialmente da nessuna delle parti interessate.  

Ad alimentare questa indiscrezione, un mucchio di indizi, sparsi in giro. In primis, l’esclusione dalla lista dei convocati per il ritiro di Herzogenaurach, in Germania, presso il quartier generale della Adidas. Del resto, il tecnico della Juventus, Thiago Motta, ha fatto la sua scelta. Il “numero uno” sarà il nuovo acquisto Michele Di Gregorio. Dunque Szczesny deve trovarsi una sistemazione. Senza dimenticare, però, un piccolo particolare: è titolare di un altro anno di contratto oneroso, da circa 6 milioni netti a stagione. Il polacco è talmente ai margini del progetto, da venire epurato anche nello store online bianconero. Infatti, la sua maglietta, personalizzata con nome e numero del calciatore (“Szczesny 1”), non si trova più. Ormai fuori catalogo.

Sostanzialmente, a Torino lo considerano un esubero. I soliti bene informati raccontano che il club lo cederebbe pure gratis. Cosa altamente improbabile, soprattutto se la destinazione dovesse rinforzare una diretta concorrente come il Napoli. Nondimeno, l’esigenza di sfoltire la rosa e toglierselo di torno, dando al contempo una decisa sforbiciata al monte ingaggi, potrebbe ingolosire la Vecchia Signora. Lecito a questo punto chiedersi se i rapporti diplomatici tra Giuntoli e Manna riescano a trovare la quadra a un’operazione al momento work in progress. D’altronde, Szczesny ha già rifiutato un biennale da quasi 30 milioni netti per trasferirsi in Arabia Saudita. Piuttosto che la prigione dorata dei petrodollari, preferisce restare in Italia. A caccia di un’avventura professionalmente stimolante.

Kepa, talvolta ritornano

Insomma, Antonio Conte sta vivendo questi ultimi giorni di ritiro in Abruzzo, che culmineranno con l’esordio degli azzurri in Coppa Italia con il Modena, sabato sera, in equilibrio precario. Tra l’idea di fare un repulisti nel ruolo di portiere oppure maneggiare con cura quello che ha in organico. Un fatto è certo, entrambe le ipotesi hanno delle reali controindicazioni. In termini emotivi e tecnico-tattici. Nel frattempo, l’allenatore salentino continua a riflettere.

Lo stesso dicasi della società, chiamata a sciogliere un inestricabile doppio nodo. Da un lato, c’è in ballo la trattativa con Meret per il rinnovo del contratto in scadenza 2025, con la Fiorentina attenta ad eventuali sviluppi. Dall’altro, resta viva la valutazione di solide alternative. Una rimane Szczesny. Ma non va trascurata, tuttavia, l’affascinante pista che porta a Kepa Arrizabalaga. Verrebbe da dire, ipotesi che ritorna, dopo aver compiuto un lungo e tortuoso giro. In effetti, si parlava del basco, sotto contratto fino al prossimo anno con il Chelsea, nell’estate 2022. In quelle torride settimane propedeutiche alla cavalcata trionfale verso lo scudetto, Meret fu vicinissimo allo Spezia, con Kepa a un passo da sbarcare a Castelvolturno. Poi non se ne fece nulla.

Oggi torna prepotentemente d’attualità. Sia ben inteso, ad una sola condizione: che accetti di spalmare l’ingaggio da 6 milioni su più stagioni. In definitiva, cambiano i nomi, ma le cifre restano uguali e accomunano Szczesny a Kepa. Intanto, Meret si prepara per affrontare il Modena…

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