Il punto interrogativo più grande sulla stagione del Napoli non è tanto la mancanza di acquisti spendibili immediatamente nella difesa dello Scudetto. E’ innegabile che l’organico sia privo di un paio rinforzi di spessore assoluto. La società partenopea, infatti, deve convivere con alcuni dubbi generati dai conti della Filmauro, la holding di Aurelio De Laurentiis.

Preoccupa non poco la perdita di bilancio al 30 giugno 2022, pari a 66 milioni. Una situazione rilevante, considerando anche il doppio “rosso” precedente: 34,7 milioni nel 2020 e di 66 milioni nel 2021.

Leggendo uno stralcio del bilancio, è possibile individuare le cause della perdita: “Attribuibile, prevalentemente, alle minori plusvalenze realizzate dalla partecipata SSC Napoli S.p.A. e SSC Bari S.p.A. (Euro 38 mln. circa) oltre che dai minori proventi, rivenienti sempre dalle medesime partecipate, per i diritti TV (Euro 34 mln. circa)”.

Insomma, spulciando i numeri, tra ricavi, costi e debiti, appare evidente che i proventi della gestione calcistica pesano per l’89%. mentre le restanti attività del gruppo, in particolare, la distribuzione e commercializzazione di prodotti cinematografici, pesano, sul totale, per il 4%.

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