Nella testa di Cristiano Giuntoli ronza sempre il nome di Davide Frattesi. Un’operazione intrigante, che il d.s. ha già cercato di concludere la scorsa estate. Il Napoli, infatti, aveva iniziato a lavorare ad un accordo che prevedesse lo sbarco all’ombra del Vesuvio del centrocampista, in accoppiata con Jack Raspadori, prima di scontrarsi con le richieste esorbitanti del Sassuolo per cedere entrambi.
Adesso che la Serie A è ferma causa Mondiali, il direttore sportivo partenopeo sembra voler tornare alla carica per gennaio. Consapevole che sarà comunque un mercato movimentato, perché bisogna battere la concorrenza della Roma, seriamente intenzionata a riportare Frattesi nel club dove è cresciuto calcisticamente.
Una tipica trattativa da montagne russe, dunque, animata da continui alti e bassi. Che, tuttavia, potrebbe avere un punto di svolta a favore del diesse.
Sostanzialmente, Giuntoli approfitterebbe delle attuali difficoltà del club capitolino, obbligato nei prossimi quattro anni a rispettare i paletti del Settlement Agreement raggiunto con la Uefa, per rientrare nei parametri previsti dal fair play finanziario.
Ritornare a casa
Insomma, pare che il Napoli abbia una precisa strategia per arrivare a Frattesi. Ma dovrà innanzitutto superare il richiamo del cuore, a cui – com’è risaputo – non si comanda.
In una recente intervista rilasciata in esclusiva a “Il Corriere dello Sport”, il centrocampista aveva espresso candidamente i suoi sentimenti per la società in cui aveva mosso i primi passi, prima di essere ceduto proprio ai neroverdi nell’ambito dell’operazione Defrel: “Sto bene al Sassuolo, ma coronerò il sogno Roma…”.
Magari ereditando la maglia giallorossa numero 16. Quella di Daniele De Rossi, mentore giovanile e modello da seguire.
Un desiderio recondito, quindi, ritornare un giorno a casa. Che potrebbe anche rappresentare lo scoglio più arduo da superare, non solo per il Napoli.
Valutazione da Top Player
Nei mesi scorsi il Sassuolo era arrivato addirittura a chiedere 35 milioni di euro per il suo gioiello. Oggi, invece, è verosimile immaginare che la valutazione del classe ’99 si aggiri intorno ai 27-28 milioni.
I soliti bene informati di questioni mercantili hanno fatto trapelare pure la cifra stanziata dalla Roma per formalizzare l’affare: una ventina di milioni agli emiliani, ed il prestito di Edoardo Bove come parziale contropartita tecnica.
Dal canto suo, il Napoli, almeno attualmente, cerca un vice Lobotka, e nient’altro. Sia ben inteso, qualora Diego Demme spingesse per lasciare gli azzurri nella finestra invernale di “riparazione”.

Il tedesco finora non è riuscito a trovare molto spazio. Inoltre ha il contratto vicino alla scadenza, nel 2024.
In definitiva, a Castel Volturno vogliono capire se ci siano ancora i margini per proseguire insieme. Oppure sia meglio andare ciascuno per la sua strada. Solamente a quel punto, forse, Giuntoli alzerà il telefono per chiamare il Direttore Generale del Sassuolo, Giovanni Carnevali.
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