Uno dei personaggi più vulcanici del calcio italiano è senza dubbio Ezio Capuano, attuale allenatore del Taranto club militante nel girone meridionale di Serie C.
Passato alla ribalta della cronaca più per il suo carattere e per le sue conferenze stampa che per i meriti sportivi, nel corso della sua lunga carriera il tecnico campano ha allenato diverse squadre come Messina, Avellino, Juve Stabia, Paganese, Cavese, Arezzo e Rieti vantando persino una breve esperienza nella Serie A belga alla guida dell’Eupen.
Le annate migliori Capuano le ha vissute senza dubbio al sud, come le promozioni dalla CND (attuale Serie D) alla C2 ottenute con Altamura e Cavese e salvezze miracolose anche in piazze importanti come quella di Modena.
Negli ultimi anni l’attuale tecnico degli ionici ha lanciato giovani nelle categorie superiori, un esempio è quello di Fabiano Parisi, attuale terzino della Fiorentina, da lui allenato nella stagione 2019/2020 durante la sua avventura in Irpinia.
Ma oltre Parisi ha allenato tanti altri calciatori che stanno facendo bene nel campionato cadetto come l’attuale centrocampista del Modena Luca Tremolada, scoperto da Capuano ai tempi dell’Arezzo, o ancora l’attaccante della Reggiana Cedric Gondo lanciato al Rieti.
Da due stagioni Capuano siede sulla panchina del Taranto che ha condotto all’undicesimo posto in classifica da subentrato e, nel campionato in corso si trova in quinta posizione in piena zona Play-off.

Tuttavia nel corso della sua lunga carriera il “vulcanico” Capuano è stato esonerato tante volte, il più curioso, stando a quanto emerso nelle ultime ore, è quello di vent’anni fa quando era allenatore della Puteolana, squadra di Pozzuoli, che ricorda molto la vicenda di Oronzo Canà, celebre protagonista del film l’Allenatore nel Pallone interpretato da Lino Banfi.
Di seguito le dichiarazioni di Capuano rilasciate a Radio Goal, programma di Radio Kiss Kiss, e riportate dal Corriere dello Sport.

Quando allenavo la Puteolana mi capitò una cosa stranissima. La dirigenza del Pozzuoli mi chiese di perdere l’ultima partita, altrimenti mi avrebbero esonerato. L’avrei dovuta perdere e se l’avessi vinta o pareggiata mi avrebbero fatto fuori. Io non accettai e quella partita finì in pareggio, segnò Dionisi al 94′ e facemmo 1 a 1. Non pensavo facessero sul serio, ma al termine della gara fui esonerato”.