Gianni Improta, ex azzurro, conosciuto anche come “il Baronetto di Posillipo”, ha rilasciato una intervista esclusiva a persemprenapoli, analizzando a fondo, il momento attuale del Calcio Napoli
L’ossatura della squadra sta per essere smembrata,via i big, a tuo dire , direttore, e’ in atto una vera e propria rivoluzione?
“Il quadro preannunciato da De Laurentiis sta venendo fuori, abbassare il tetto ingaggi, e per farlo bisogna cambiare parecchio.E l’indirizzo sembra quello, e chiaro che in tutte le annate calcistiche ci sono i momenti di mercato che ti portano su altre piste, e non sempre si riesce a fare ci che si vorrebbe, ed a quel punto deve essere solo una scelta societaria, ridimensionare, attraverso le cessioni piu’ importanti, oppure fare qualche sacrificio per ritentare l’ avventura trascorsa,quello di essere arrivati ad un passo dal terzo scudetto, oppure continuare con il solito tran-tran , la societa’ pensa solo al discorso economico, poco importa se vince o meno lo scudetto, l’importante e arrivare tra le prime 4 che garantirebbe la sopravvivenza di tutti gli anni. Il Napoli in questo per me e’ una societa’ anomala, specie nel calcio moderno, fa capo ad un solo imprenditore, ed e normale che da solo si e’ limitati, e di seguito gli stessoi investimenti”
Perche’ parlare di scudetto, quando si vogliono abbassare gli ingaggi? Una presa per i fondelli per i tifosi napoletani?
“Se De Laurentiis dice queste cose, non prende in giro i napoletani, ma se stesso, che sono competenti di calcio, che sono passionali e capiscono anche cio’ che vuoi fare, come si dice dalle parti nostre, dove vuoi andare a parare, escludendo Ospina e Meret (ride)…si prende in giro, dice cose che non stanno ne in cielo ne in terra, beato lui che vive sulle nuvole, nel senso che l’unica cosa che gli riesce bene, e saper attingere da questa societa’, o per meglio dire, dal popolo napoletano, perche’ chi rimpingua le casse e le sue tasche, e’ il tifoso napoletano.e lui continua a dire cosa fara’ e non fara’,pero’ c’e’ un dato di fatto da non trascurare, quello che lui ha detto, ha mantenuto, nel senso che deve sfoltire e quindi non guarda in faccia nessuno.Il primo figlio di Napoli, costretto ad andar via, mi riferisco ad Insigne, quello adottivo lo stesso, mi riferisco a Mertens, come a dire, il padre se ne frega dei figli, e’ egoista, e questo aspetto , purtroppo, e da considerare, lui pensa solo al discorso economico, tirando fuori delle storia, a cui, mi permetto di dire, tutti i napoletani hanno capito, tranne forse chi ancora oggi ne ignora le reali visioni, il disegno e chiaro, si deve arrivare nelle prime 4, avere linfa per i campionati successivi, investire sui giovani per poi rivenderli bene, anche se sta diventando un flop totale, visto che stai perdendo tutti a zero!Tranne le cessioni eccellenti di Cavani ed Higuain, non mi viene in mente nient’altro!Una tendenza che si e’ fermata e che non porta a nulla.Insigne, Ghoulam, Mertens, Koulibaly e Fabian si avviano su quel percorso, se non li cede ora…insomma giidicate voi”
Andando piu’ avanti, arriviamo al tecnico , Luciano Spalletti, lui sicuramente aveva chiesto garanzie, ma se vanno via i big, al suo ritorno continuiera’ ad essere l’allenatore del Napoli, oppure non continuera’ il suo percorso dimettendosi?
“Indubbiamente l’ allenatore chiede alla societa’ delle garanzie sulla riconferma di determinati calciatori, la societa’ risponde, e puo’ o meno confermare chi gli e’ stato chiesto dal tecnico, ma stando alla premessa iniziale, qui nessun calciatore dovrebbe rimanere, perche’ se abbassi il tetto ingaggi, mi sembra ovvio che in tanti andranno via. Quindi e tutto un controsenso, sono sincero, pero’ e normale che siamo in una fase iniziale, che il mercato iniziera’ a luglio, anche se i due colpi assestati non sono male, ancora una volta, Giuntoli e’ stato bravo e pronto. E quando Spalletti, avra’ a disposizione la squadra a Dimaro, per la prima parte di ritiro, certamente dovra’ dire la sua, e di conseguenza , ache noimattenti osservatori, tireremo le somme e diremo la nostra, e capiremo anche di che pasta e fatto il tecnico. Va detto, che chi ha un contratto pluriennale e tendenziale a continuare per non perdere, giustamente , quel contratto, pero’ di fronte poi, a delle richieste che la societa’ disattende in maniera esponenziale, e li che deve venir fuori il carattere dell’ uomo e vedremo che reazione ci sara’.Pero, vedendo le cose come stanno andando, penso che comunque allestiranno una squadra importante, fermo restando che ci sono un paio di punti interrogativi, e mi riferisco al portiere, ed alla permanenza di Koulibaly, per il resto le cose sono delineate non e’ che andrei tanto a cercare chissà cosa”
Napoli all’ anno zero, l’Autofinanziamento non frutta piu. E il momento che investa di suo ma conoscendolo potrebbe mai accadere?Oppure, con questa vendita radicale dei big, ci si prepara a lasciare, quindi vendere il Napoli?
“Che investa lui personalmente, lo scarto a priori, e l’ultima cosa che potrebbe verificarsi, vale a dire sarebbe costretto, pena una catastrofe, ci puo’ stare però, che questa situazione che sta avvenendo all’ interno del club, possa spingere il presidente a vendere, anche perché entro l’anno prossimo sara’ costretto a farlo, li dovrà scegliere chi tra Napoli Bari di dovra’ privarsi, ma non sara’ certo una costrizione dei napoletani sia chiaro,, ed e altrettanto chiaro che le ipotesi, o Bari oppure Napoli sono fattibili, anche se vendendo il Napoli, introiterebbe tantissimo, e li si potrebbe divertire con la sua famiglia ed i suoi figli. Ma io sono convinto che il Napoli se lo tiene stretto ancora per tanto tempo, anche perche’ oggi, chi gli puo’ garantire, quale attivita’ gli puo’ portare i profitti che gli da’ il Napoli? Mensilmente oppure annualmente, e da parecchi anni? Quindi credo che il Napoli se lo terra’ ben stretto.Io personalmente, l’unica cosa cje non riesco a capire del suo operato, e perche’ volutamente punzecchia sempre i napoletani, vale a dire la sua clientela! Questo secondo me, lo potremmo scoprire attraverso uno scienziato che gli fara’ una bella visita di quelle approfondite, per capirne i perche’, solo questo. anche perche’ il Napoletano glielo ha dimostrato, che quando doveva star vicino, c’e’ sempre stato e non ha mai abbandonato, quindi mi sembra molto strano questo suo distacco dal napoletano.Diciamo che lui ha iniziato da quando non c’erano i palloni….pero’ poi ujna domanda vorrei farla io al presidente, perche se non c’erano i palloni, sei venuto ad investire qui?Ma questa e’ una risposta che non arrivera’ mai!
Ringrazio il direttore ed ex azzurro, Gianni Improta, per aver concesso questa intervista esclusiva a persemprenapoli
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