La vera differenza, lo dice lo stesso Spalletti, del Napoli 5.0, rispetto allo scorso campionato, sta proprio nella sua qualità di intercambiare gli interpreti.
Si è iniziato il campionato avendo un “doppio” praticamente in ogni ruolo. Soltanto Di Lorenzo ne è sprovvisto. Zanoli è troppo distante dal terzino della Nazionale.
Giovanni dovrà fare il solito lavoro da, stakanovista.
Insigne non aveva un vero cambio. Koulibaly era un perno inamovibile e Mertens, secondo Luciano, non garantiva un cambio valido in attacco. Lo dicono i numeri.
Ora la cosa è differente.
Addirittura alcuni uomini, arrivati per far da sostituti, sono da considerare in corsa con altri.
È il caso di Raspadori e del sempre più duttile e prezioso Elmas.
Si è precedentemente detto che aver tecnica senza velocità di esecuzione, oggi, è poco.
Aver gran tecnica ma scarsa velocità di ribaltare gioco e visione, è poco.
Riflettiamo sulla situazione di Raspadori ed Elmas.
Raspadori è sulla carta il cambio di Kvaratskhelia ma gioca Elmas.
Raspadori è il cambio ideale di Kvaratskhelia ma Luciano sceglie il Macedone a Bergamo ed in casa con l’Udinese e Eljif fa due gol e due grandi prestazioni.
Meglio abbondare che essere privi dicono i latini. Il Napoli 5.0 ha una duttilità che è qualità preziosa.
Meglio Elmas più Raspadori che uno o l’altro.
Sarebbe ancor meglio comprendere chi è Elmas. Capire finalmente cosa è Elmas.
Probabilmente lo si è compreso ed è quasi un dilemma. Il “guaio” è che il macedone sa far tutto e bene. Sa far praticamente tutti i ruoli dalla mediana in su, probabilmente è tempo per Elmas di capire cosa intende far da grande.
Nel frattempo fa un lavoro prezioso. Il jolly.
Pronto sempre e bene.
Pronto ad ogni occasione e con risultati ottimi.
Il Napoli 5.0 ha gran bisogno di pedine intercambiabili e nello stesso tempo capaci di garantire prestazioni.
Luciano ha nelle mani un “capitale umano” di gran spessore.
Bravo Elmas.