Il Napoli ha sconfitto il Torino disputando una grande prova. Inizio scoppiettante per gli azzurri, con due gol nel primo quarto d’ora, poi partita di gestione e contrattacchi continui. Il Toro ha reagito di inerzia, ma le occasioni create sono state davvero poche.
Nel primo tempo si è vista una grande differenza tecnica, almeno per mezz’ora. Il Toro è stato in balia degli azzurri, rischiando di capitolare in più occasioni. Il 2-0 con cui si è conclusa la prima frazione di gioco sembrava stretto per gli uomini di Gattuso.
Il Napoli ha giocato con grande convinzione, esprimendo un calcio a tratti straripante. Il gioco palla a terra ha funzionato, così come cambi di gioco e verticalizzazione. La difesa ha retto bene poi l’assalto di un Toro che si è svegliato, provando a essere pericoloso sui calci piazzati di Verdi.
Il 3-5-2 di Nicola si è mal contrapposto il 4-3-3 di Gattuso e solo alzando la pressione i Granata sono riusciti a fare qualcosa. Il triangolo di centrocampo del Napoli, con i suoi movimenti continui, logici e sinergici, ha messo in difficoltà un reparto nevralgico Granata troppo statico.
Sta venendo fuori la qualità del Napoli, che non ha potuto competere in condizioni normali per vari mesi causa infortuni e covid. Avere tutti a disposizione è un enorme vantaggio per Gattuso. Quando la squadra funziona anche i comprimari girano. Hysaj, Rrahmani e Bakayoko sono stati quasi impeccabili. Le trame di gioco esaltano la tecnica degli offensive players.
Il Toro è stato sopraffatto da una squadra nettamente superiore, ma non era in una delle sue migliori giornate. I Granata non hanno imbastito particolari azioni manovrate. L’unica è stata quella discesa di Ansaldi, conclusasi con una bella parata di Meret. Troppi palloni messi in mezzo sperando in un’incornata. I centrali del Napoli, alti e strutturati, hanno avuto vita facile.
A livello di calciatori, forza offensiva ed esterni, il Toro ha almeno tre squadre inferiori. Il Benevento è la candidata principale ad essere la terza retrocessa. Ci sarà lo scontro contro i Sanniti all’ultima gara. L’obiettivo è arrivarci, naturalmente, con 4 punti di vantaggio in modo da non rischiare. Tolta la prossima partita, i match prima dell’ultima non sono semplici.
Tornando al Napoli, grazie al rientro di Demme, con il quale la media era altissima prima dell’ecatombe di infortuni, il reparto nevralgico controlla le gare con grande sicurezza. Una sicurezza generale, dovuta al recupero di tutti ma anche, naturalmente, allo straordinario lavoro di Gennaro Gattuso. Gliene hanno dette di tutti i colori, offendendolo gratuitamente. Lui non si è scomposto e, complice anche un silenzio stampa salvifico, ha tirato fuori il Napoli da una situazione di negatività.