Un Napoli dominante dal primo all’ultimo minuto stende per 3-0 la capolista del gruppo C, agganciando quindi il Leicester a quota 4. Spinge e pressa alto con convinzione la compagine di Spalletti, trascinata dalle percussioni di Mertens, Lozano ed Insigne, leggermente imprecisi i primi due ma sempre propositivi. Mertens sfiora la rete in due occasioni, impegnando il giovane Miszta. Nella ripresa il canovaccio non cambia, con Mertens che quasi entra in porta sul suggerimento aereo di Di Lorenzo.
Il match pare destinato a non sbloccarsi, ma è in questi momenti che i campioni mettono in mostra le proprie qualità: il magico destro di controbalzo del capitano sblocca il risultato al 76′. La prodezza del numero 24 colpisce duramente il Legia, fermato da un palo proprio nell’azione precedente.
Osimhen fulmina l’estremo difensore avversario qualche minuto più avanti, anticipando il terzo, meraviglioso goal di Politano. Le pagelle:
Meret, SV: Nulla da registrare oggi, a parte lo spavento iniziale su un liscio evitabile.
Di Lorenzo, 7=: Spinge con qualità sulla destra, dai suoi cross nascono direttamente ed indirettamente alcune azioni pericolose, come il tiro di Insigne schermato dal Legia. È sempre coinvolto nella manovra azzurra. Qualche sbavatura dietro nel corso del primo tempo.
Manolas, 6.5: La sensazione è che il greco sia in grande sfiducia. La sua avventura all’ombra del Vesuvio non sta andando secondo le aspettative. Non male oggi in alcune chiusure ed in impostazione, nondimeno il greco tende a fare bene quando la squadra fa bene, non eccellendo mai. Al momento Rrahmani offre più sicurezze.
Koulibaly, 7+: Si registra una sola sbavatura nei 90′ di gioco più recupero. Il muro senegalese anche oggi effettua tante chiusure preziose e non si lascia superare con facilità.
Juan Jesus, 6+: Partita onesta per un calciatore che ha risposto bene alla chiamata del mister. Non era scontata una prestazione simile per un ragazzo non più abituato a cavalcare il manto verde.
Anguissa, 7: Rubare il pallone al 99 azzurro è stata un’impresa praticamente impossibile per il Legia Varsavia. Bene anche in coppia con Demme, oggi in campo dal primo minuto.
Demme, 7-: Arriva sfinito a fine partita. Non facile per Diego correre per 90′ dopo averne giocati neppure 30 in tutta la stagione, ma la risposta fisica è molto incoraggiante: mette spesso una pezza ai pochi errori dei compagni e partecipa attivamente all’azione, specialmente nel primo tempo. Il calo nella ripresa è da considerarsi naturale.
Lozano, 7=: Qualche errore di precisione nella trequarti avversaria gli costa mezzo voto nella valutazione, che rimane positiva. Il messicano è attivamente coinvolto nella manovra e crea diverse occasioni per i compagni, al netto di qualche errore conferma di aver recuperato completamente dall’infortunio.
Elmas, 7-: Si accende ad intermittenza nella prima mezz’ora, ma cresce con convinzione nel corso della partita. Bene anche in interdizione, e non solo nella costruzione della manovra.
Insigne, 8.5: I campioni, quelli veri, si riconoscono nei momenti di difficoltà. Lorenzo ha risposto alle (giuste) critiche nella maniera migliore possibile: segnando un goal irreale, che corona una prestazione magnifica. Sempre preciso ed intelligente nei passaggi (6 passaggi chiave), è indiscutibilmente l’MVP del match. Adesso tutte così, capitano!
Mertens, 7: Mancava alla manovra del Napoli l’imprevedibilità e la grande qualità di Dries Mertens, giocatore sul quale è futile discutere: basta controllare il suo nome su Wikipedia, parla per lui.
Sostituzioni
Fabian, 6.5: Il suo ingresso garantisce maggiore equilibrio al gruppo. Subito 3 passaggi chiave e 55 passaggi in soli 33′.
Osimhen, 7.5: Momento di forma clamoroso del numero 9 azzurro, che pare inarrestabile. Un siluro ha bucato un Miszta, muro parso invalicabile per almeno 70′.
Petagna, 10: Poco da dire, il suo ingresso ha stravolto completamente il match. Seriamente parlando, comunque, ha voglia di trovare il goal e mette in campo una prestazione solida.
Politano, 7: Quella mattonella è sua, la conosce a memoria ed anche questa volta non fallisce. Il goal è fondamentale, non tanto per l’economia del match quanto più per il suo morale.
Rrahmani, 6.5
