Il rischio d’impresa è l’insieme degli effetti, negativi e positivi, che un evento imprevisto può causare alla situazione economica, finanziaria, patrimoniale e alla reputazione di un’azienda.
È intrinseco al concetto stesso di impresa ed è legato all’interazione con l’ambiente mutevole in cui opera.
Questo è il concetto. Onestamente il gioco di chi vince e chi perde lascia il tempo che trova e non ci appassiona.
Tantomeno la furbizia, la scaltrezza attribuita prima all’una poi all’altra parte. Se però la si vuol affrontare in maniera logica bisogna far un minimo di chiarezza.
Utilizzo e consumo di un Bene.
Nella vicenda De Laurentiis – Osimhen – Napoli, ci hanno perso praticamente tutti e nessuno ne esce con un bel colorito.
Osimhen, considerato dal Napoli, il più redditizio investimento degli ultimi 20 anni, più di mr. 100 milioni Higuain, giocherà altrove. Turchia. Un anno in prestito.
Il Napoli avrà Lukaku.
31 anni ed un esborso di 30 milioni più bonus.
La domanda che deve porsi il tifoso attento è la seguente.
Ammortizzato lo stipendio del 9 nigeriano, accertato che a Giugno tornerà a Napoli, abbiamo valutato bene il rischio d’impresa ?
Mi spiego meglio.
Quanto vale “il danno” procurato dal non utilizzo di Osimhen?
È differente al fine del risultato di campionato aver in campo Lukaku e non Osimhen?
I soldi spesi per Osimhen valgono più o meno di quelli spesi per Romelu. I soldi non sono sempre uguali. In rapporto al loro “cambio” acquistano o perdono valore. Vale anche per gli uomini.
Dopo una stagione in Turchia, campionato di seconda fascia quanto varrà Victor?
Che garanzia ha il Napoli che nella prossima sessione di mercato non si verificherà ancora lo spettacolo ma questa volta al ribasso?
Chi ha perso in questa vicenda?
Le aziende. L’azienda Napoli e l’azienda Osimhen.
Entrambe ma Osimhen non è “esposto” in altri investimenti.
In altri rischi d’azienda.
Pedagogista dello Sport