E’ la serata di Cristiano Giuntoli, DS del Napoli, che ospite alla trasmissione di Walter De Maggio, “La Citta’ del Pallone”, in onda sul canale 76 del DGT, ha risposto alle domande degli ospiti in studio, mostrando grande simpatia, e meritando l’appellativo di Miglior operatore di mercato, visto davvero cosa e riuscito a fare con pochi mezzi economici a disposizione! Ecco il suo intervento riportato fedelmente:

C’erano stati mugugni dopo il pari con il Lecce, sabato con la Lazio è arrivata una bella risposta: “Innanzitutto i complimenti che ho ricevuto vanno divisi tra il presidente, Chiavelli e tutto lo staff che lavora con me. Io credo che insieme a tutta la comunicazione e il marketing abbiamo fatto un lavoro lungo e importante e credo che il grande applauso vada a tutti. Detto questo, il rinnovamento era già stato fatto nel 2019 quando erano rimasti 4 calciatori su 26. In un anno non abbiamo fatto bene, abbiamo cambiato allenatore e vinto la Coppa Italia. L’anno successivo abbiamo perso la Champions per un punto e l’anno scorso l’abbiamo centrata. Poi abbiamo cercato di ripartire con un progetto che potesse dare una continuità di auto sussistenza economica che ti porta ad essere più sereno nei ragionamenti. Credo che un tifoso napoletano debba essere orgoglioso di tutto quello che sta facendo la famiglia De Laurentiis perchè mantenere la squadra ad alti livelli non è facile e servono grandi capacità manageriali che ha dimostrato di avere”. 

Come si scopre Kvaratskhelia? “Arrivano tante segnalazioni che noi prendiamo in esame. Dopo di che negli anni da parte nostra c’è sempre stato un interessamento, ovviamente in passato chiedevano tantissimi soldi che non potevamo spendere e abbiamo aspettato il momento giusto. Lo scoppiare della guerra ci ha permesso di avere un canale un po’ meno costoso. Così siamo riusciti a portare molto prima del mercato questo ragazzo”.

E’ l’inizio di una nuova era e ci vuole tempo. Concorda? “Nel calcio ci vuole sempre tempo per amalgamare. Il mister deve conoscere le caratteristiche dei giocatori. La squadra per essere competitiva deve avere per prima cosa equilibrio, quindi conoscere bene nello specifico le caratteristiche dei calciatori. E ci vuole un po’ di pazienza”. 

Giuntoli ribadisce il lavoro di squadra!

Napoli di Giuntoli? “Non è il Napoli di Giuntoli ma di De Laurentiis, Spalletti, Giuntoli e tutti gli altri. Sono da otto anni a Napoli e vi posso dire che scremare l’organico e rinforzarlo è difficile. Poi quello che pensa il popolino non mi interessa. Questo è un Napoli competitivo e di questo sono sicuro. Ogni calciatore ha la sua storia, non sapete cosa c’è dietro ognuno di loro: richieste e rinnovi, per esempio. Marotta aveva Bonucci e Nedved, eppure era la Juve di tutti. Questo vale anche per il Napoli”. 

Come sta Osimhen? “Ha un piccolo fastidio all’adduttore, non c’è lesione, si tratta di un affaticamento che deve gestire lui insieme al dottore e decidere poche ore della partita col Liverpool se è il caso di rischiare o meno”.

Giuntoli a…tuttomercato

Rinnovo Meret? “Ho sentito qualche accusa. Abbiamo sempre puntato su di lui. Ha perso due volte 40 giorni lo scorso anno. Quando lo comprammo ha perso 2 mesi. Con Ancelotti giocò più di Ospina. Poi per una ossessione sulla impostazione da dietro, ha giocato meno”.

Navas? “In primavera avevamo 4 giocatori in scadenza, ovvero Koulibaly, Ounas, Fabian Ruiz e Meret. Siamo arrivati ad un punto dove o rinnovavano o dovevano essere ceduti. Avendo un buonissimo rapporto con il Psg che cercava un giocatore come Fabian Ruiz, abbiamo fatto una sorta di accordo di problemi reciproci. Volevamo affiancare Navas a Meret ma quando abbiamo capito che non era possibile farlo perchè c’era un disguido tra di loro, abbiamo avuto fortuna e siamo stati bravi a vendere Fabian Ruiz”.

Ancora sul rinnovo di Meret: “Il procuratore ci ha sempre detto di voler aspettare chi arrivasse o meno. Adesso che ha la titolarità, non credo che ci saranno problemi. Attendiamo il rientro dalle vacanze del suo agente”

Cristiano Ronaldo? “Brutto spegnare i sogni dei tifosi ma non c’è mai stata una trattativa. Nessuno discute le qualità di Cristiano Ronaldo, ma noi siamo legati e ci teniamo stretti i nostri calciatori pensando di avere una squadra molto competitiva”.

Dove può arrivare il Napoli? “Napoli non si deve porre obiettivi, si deve porre l’obiettivo di vincere tutte le partite. Il Napoli deve provare a vincere con il Liverpool, sa che può essere competitivo contro chiunque quindi quello deve fare. Poi parlerà il tempo”. 

Meret è stato un po’ troppo criticato, qualche parola di fiducia in più da parte di Spalletti gli farebbe bene“Ho visto Meret più sereno nelle ultime tre partite. In porta è il più bravo degli ultimi anni. Ha fatto una parata complicata su un colpo di testa di Felipe Anderson facendola sembrare facile. Ha elasticità e sa difendere la porta. Se ha fatto più di 100 partite nel Napoli, un motivo ci sarà pur essendo così giovane”. 

Liverpool? “E’ molto difficile anche se le ultime due volte abbiamo vinto. In questo momento sembra in difficoltà però ha cambiato qualcosina ma sarà una partita molto difficile ma sicuramente lo sarà anche per loro”.

Ancora… sul Mercato

Ndombele? “E’ un po’ fuori agonismo, ha grandi qualità ma si nota anche che fa fatica perchè gli manca la partita. Deve essere bravo il mister a farlo entrare in condizione piano piano. L’avevamo trattato già qualche anno fa, i buoni rapporti con il Tottenham ci hanno agevolato”. 

I giocatori presi erano tutte prime scelte? “Si, in ogni situazione c’è un percorso di fattibilità. Tutti quelli fattibili erano le prime scelte”. 

Ndombele può giocare nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1? “Se ha grande condizione può giocare anche a 2. In questo momento secondo me è meglio a 3 così si può dividere il campo con più giocatori. Credo sia meglio faccia la mezzala in un 4-3-3. C’è un diritto di riscatto con il Tottenham anche se molto alto”. 

Avete temuto di perdere Raspadori oppure no? “Noi volevamo un giocatore che potesse rimpiazzare Mertens, che avesse qualità nel breve, che potesse giocare in tanti ruoli davanti e italiano e abbiamo individuato lui. Il ragazzo ha avuto tanta voglia di venire e forti di questa voglia siamo stati fermi sulle nostre condizioni e alla fine l’abbiamo avuta vinta. Può fare anche il centravanti soprattutto con squadre che si chiudono”. 

…su Zielinsky, ed i rapporti interpersonali…

Zielinski? “Ci auguriamo che possa essere l’anno della consacrazione. Lo scorso anno non ha fatto benissimo, speriamo possa fare il salto di qualità finale. Ha tempi di inserimento da dietro come mezzala e può giocare sotto l’attaccante. Può coprire quei vuoti del centrocampo”. 

Più facile parlare con Spalletti o con De Laurentiis? “Ho amicizia con il presidente e la famiglia. Sono a mio agio. Spalletti abita vicino casa mia, mi trovo molto bene anche con lui”.

Rinnovo? “Il valore del mio cartellino è pari allo zero (ride, ndr)”. 

Cori? “Sono da otto anni a Napoli, città straordinaria. Piazza calcistica senza controindicazioni. Pressione belle che ti fa sentire vivo. Ci dobbiamo sentire forte per questo, anche se sento quei cori. Deluso, ma orgoglioso, vuol dire che siamo forti e diamo fastidio”.

RESTA AGGIORNATO SULLE VICENDE DEL NAPOLI, SEGUICI SUI SOCIAL

Instagram PSN: https://www.instagram.com/persemprenapoli2022/

Twitter PSN: https://twitter.com/psnapoli

Facebook PSN: https://www.facebook.com/PSNapoli

Youtube PSN:https://www.youtube.

com/channel/UC6vnXp-wqQbafB_4prI9r9w 

https://www.persemprenapoli.it