Rivoluzione con la Cremonese o quasi. Spalletti paventa un Napoli 5.0 in versione remake. 9 cambi ha detto Luciano. Un Napoli rivoltato come un calzino. Raspadori e Simone dal primo minuto e ci sembra lapalissiano ma sembra anche arrivato il momento di Demme, Gaetano, Ostigard, Sirigu, insomma tutto l’esercito delle seconde linee.
Ad inizio campionato, prima del mondiale, Luciano li aveva definiti, gli uomini dei 30 minuti. Pian piano quei minuti sono diventati 10 se non 5.
Facciamo subito chiarezza, il campionato lo sta dicendo, esiste un Napoli 1 ed un Napoli 2. Un Napoli fatto di una quindicina di giocatori, nel quale si danno cambi più o meno regolari Politano con Lozano e Zielinski con Elmas ed un team pronto a tappare buchi. Le importanti riserve che una volta, usate ad hoc, magari in occasioni emergenziali, reggevano l’urto e tenevano alto lo standard. Raspadori non é Kvaratskhelia, Simeone non è Osimhen. Semplice, lampante, cristallino. La Juventus o l’Inter non sono la Cremonese che arriva al Maradona per il “fastidio” coppa Italia. Ballardini avrebbe preferito lavorare al coperto in palestra o comunque in casa grigiorossa.
La gara di coppa Italia è un match importante per il Napoli. Lo diventa proprio per comprendere quanto e come la seconda linea possa esser ritenuta affidabile. Lobotka a quanto pare dovrà farle tutte. Kvaratskhelia ed Osimhen pure. Questi 3 sono il valore aggiunto del Napoli 5.0.
3 che, nel computo complessivo di gruppo, spostano gli equilibri. Non inganniamoci.
Quindi ora testa alla Cremonese ed alla seconda linea di spinta. Il mercato è praticamente agli sgoccioli. Si muoverà qualcosa? Qualcuno? Al Napoli servirebbe un pizzico di sale per la minestra di fine anno?
A me i quesiti, ai tifosi le idee ed i suggerimenti.

