Un allenatore toscano che propone bel gioco: gli elementi per far bene a Napoli ci sono decisamente tutti. Il tecnico di Certaldo è sinonimo di certezza e competenza, al pari dello staff che porterà con sé, pronto a seguirlo in questa ennesima avventura. Ma cosa può dare Spalletti al Napoli?

Un pioniere del 4-2-3-1 in Italia: la prima Roma di Spalletti

spalletti inter inglese

Nonostante un eccellente lavoro svolto all’Udinese (storica la qualificazione in Champions League nella stagione 2004/05) Spalletti viene ricordato dai più per la bellezza della sua prima Roma. Pochi titoli, ma grande costanza di gioco e presenze in Europa.

Non si esagera descrivendo il toscano come un innovatore del calcio nostrano. Non sono sempre necessari grandi titoli per certificare un lavoro eccezionale come il suo (a Napoli ne sappiamo qualcosa…). Il 4-2-3-1 fu proposto in una situazione di enorme emergenza, con una Roma falcidiata dagli infortuni: la fantasia dell’allenatore, unita ad un pizzico di fortuna (che non guasta mai), ha dato vita ad un meccanismo fluido e concreto.

La sua intuizione più nota è indubbiamente lo spostamento del fenomenale Totti in un ruolo più avanzato. Una punta capace di costruire il gioco oltre che concludere le azioni.

Gli inserimenti tanto di Perrotta quanto di Taddei hanno reso la Roma una squadra imprevedibile e letale.

La fluidità del modulo garantiva alla squadra una precisa organizzazione in fase di non possesso, con Totti che raramente si abbassava per evitare che la squadra si schiacciasse troppo. Il capitano era infatti pronto a dare il via a ripartenze rapide e qualitative.

Spalletti al Napoli: si riparte dal 4-2-3-1?

E’ ancora difficile ipotizzare come si schiererà in campo il nuovo Napoli targato Spalletti. La curiosità è molta, ma sarà soddisfatta solo a fine calciomercato.

L’augurio è che la società, sfruttando la presenza di un tecnico di spessore e personalità, sarà in grado di trattenere i pezzi pregiati per costruirgli attorno una compagine di un livello superiore all’attuale.

L’addio di elementi come Hysaj e Maksimovic facilita indubbiamente lo sfoltimento del monte ingaggi, nondimeno ci sarà da lavorare per coprire diversi buchi.