La riforma dei campionati ancora al centro dei topic di categoria in diretta a Punto Nuovo Sport Show, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, dove è intervenuto Umberto Calcagno. L’ospite è vicepresidente della FIGC e presidente dell’AIC: “Mi sento più presidente dell’AIC o vicepresidente della FIGC? Io sono più presidente. Sono vicepresidente proprio perché rappresento una parte molto importante di questo sport. Non credo nel rischio di fermare il campionato. Il nostro protocollo regge, pur sapendo che nessuno potrà essere nel nostro sistema al di sopra delle ASL. Stiamo lavorando ed è lo sforzo più grande che va fatto, anche da parte delle leghe che devono parlare con le ASL”.
Poi Calcagno continua analizzando la realtà: “Noi come si sistema paese ci auguriamo che con una campagna vaccinale migliore rispetto a quella attuale, di poter vivere più liberamente l’ultima parte del campionato. Riforma dei campionati? Dobbiamo capire questo nuovo contesto economico che nel breve periodo difficilmente cambierà. Noi abbiamo le riforme, ma anche le norme sull’iscrizione al campionato, che saranno difficili d’attuare, perché calarsi nelle realtà non è semplice. I diritti televisivi da quel che sappiamo non hanno avuto una flessione e quindi vuol dire che il nostro campionato crea interesse”.
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Si batte ancora il punto della riforma dei campionati: “Ci sono tante competizioni e i diritti tv dovranno essere distribuiti in maniera più equa. Ci sarà dunque la riforma campionati. S’incrocerà con l’iscrizione ai campionati. Riforma dei campionati vuol dire distribuire meglio le risorse. Abbiamo grandi responsabilità: dobbiamo controllare le società e permettere norma che si consenta di finire il campionato con le rose attuali. Non si tratterà di vedere quante squadre ci saranno nei vari campionati, quello è solo il punto di caduta”.
“Emolumenti dei professionisti? Sono discorsi differenti: l’eventuale rinegoziazione dei contratti sarà da affrontare all’interno delle squadre per singolo giocatori. Dovremmo essere bravi a fare delle norme che non vengano ritoccate nel corso del campionato. È qualcosa che incide sull’andamento dello stesso. Chi aveva già pagato, viene penalizzato. Questa è la responsabilità che abbiamo”.
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Un appunto di Calcagno sulle categorie minori: “L’Eccellenza? Abbiamo stabilito che il consiglio direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ci indicherà i format, dicendo quali squadre vogliono ripartire. Dobbiamo renderci conto di chi ha le possibilità di ripartire. Non saranno quelle di queste settimane, dove stiamo andando verso le chiusure, ma le prossime dove speriamo che ci sia una tregua della curva epidemiologica”.
“Il nostro sport è uno sport di contatto e stiamo soffrendo più di altri. Stiamo perdendo tanti tesserati e vedremo se poi riprenderanno. Gli abbiamo tolto la parte più bella di questo gioco, forse dovremmo essere bravi ad incentivare campagne sul territorio. Dovremo cercare di incentivare la ripresa delle società. Le società dilettantistiche stanno patendo tanto. Dal prossimo DPCM ci aspettiamo aiuti per tutto lo sport in generale. Bisogna aiutare la base della piramide sportiva”.
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Classe ’92, napoletano. Metto nero su bianco fatti e pensieri.