Che il 4 Maggio per ogni tifoso granata sia la data delle date è cosa nota a tutti, ma il 4 maggio potrebbe diventare per i tanti tifosi stanchi e stufi di una Presidenza ben lontana dalla passione granata una data altrettanto storica come simbolo della liberazione granata dalla “tirannia” cairota.

Intendiamoci nulla contro il Presidente Cairo cui va il merito di aver mantenuto la squadra granata nella massima serie per tanti anni consecutivamente ma che in realtà non ha mai scaldato i cuori dei tifosi granata.

Tornando alla data tanto cara ai tifosi del Toro, vi è la notizia che proprio il 4 maggio la corte americana sarà chiamata a decidere sulla legittimità e competenza territoriale dell’affaire Blackstone.

Blackstone è quanto mai decisa a chiedere i danni sia ad RCS per la somma di 300 milioni di Euro sia a Urbano Cairo in quanto persona fisica per altrettanti 300 milioni di Euro.

Cerchiamo di comprendere i vari scenari. La prima ipotesi è che gli avvocati di Urbano Cairo e cioè lo studio italiano Sergio Erede riescano a far dichiarare la competenza territoriale nel Tribunale di Milano il che significherebbe un grosso punto a favore di RCS e Cairo stesso. Ciò potrebbe comportare tempi più lenti di procedure penali e della causa stessa, che un vantaggio per l’azionista di maggioranza di RCS di “giocare in casa le sue carte”.

Il secondo scenario che potrebbe essere quello più probabile e sarebbe l’accoglimento da parte della corte americana di New York della competenza territoriale da parte USA. Urbano Cairo sarebbe costretto quindi a subire un procedimento in terra straniera.

Lo scenario a quel punto per Cairo potrebbe essere catastrofico essendo normalmente la corte americana più propensa a difendere gli interessi di un colosso come Blackstone, peraltro ben rappresentato dallo studio legale Kirkland&Ellis da tutti considerato lo studio legale più famoso al mondo.

La Corte potrebbe infatti accogliere la richiesta risarcitoria di 300 milioni nei confronti di RCS che potrebbe essere coperta dai soci con Cairo messo in disparte e di 300 milioni contro Urbano Cairo persona fisica. Pare chiaro che Cairo non disponga di quella cifra per intero e potrebbe essere costretto a cedere o come ipotizzato anche su queste pagine dall’Avvocato Marengo, vendere le società di cui anche il Torino Calcio come forma di saldo e stralcio della posizione.

La seconda ipotesi sembra comunque altamente probabile anche perché gli americani difficilmente rinunciano a difendere i propri interessi fuori dalle mura amiche ed anzi hanno sempre cercato di portare a casa ogni tipo di causa o problema internazionale.

Da ricordare che Urbano Cairo ha già perso il primo confronto proprio a Milano con il Tribunale stesso che legittimò Blackstone nella causa avversa dichiarando la non competenza territoriale di Milano nel procedimento oltre che la mancata usura di Blackstone contro RCS e Cairo e attestando la corretta cessione dell’immobile di Via Solferino a Milano.

Insomma il 4 maggio dopo le celebrazioni per il Grande Torino si saprà anche quale potrebbe essere il futuro granata magari sognando perché no investimenti veri da parte americana per il rilancio di una Società e di una tifoseria che merita palcoscenici più importanti.