A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli, soffermandosi sull’inaugurazione dello stadio.

“Il Napoli non ha mostrato un briciolo di interesse per quello che avremmo voluto fare”

“lo stadio non è della società, ma del Comune e quindi dei cittadini napoletani. Chi mi conosce sa che non avrei voluto organizzare questa manifestazione per motivi politici, se l’avessi fatto a scopi elettorali lo avrei fatto a settembre e non a luglio. Io volevo porre in essere un momento per la città con 500 bambini, come avrebbe voluto Maradona. I bambini si sarebbero accomodati sul terreno di gioco. L’evento a pagamento non si farà, l’evento dell’intitolazione dello stadio dovrà essere gratuito. Il Napoli, invece, vuole un evento a pagamento. Il Napoli ci ha mandato una lettera dove ci vietava che ci impediva di calpestare il terreno di gioco: vero che esiste una convenzione, ma esistono delle deroghe”.

C’era già una statua realizzata: ma che è sta storia della diffida?

“Noi abbiamo ricevuto un dono da Domenico Sepe. La data? Il 29 luglio era a cavallo tra i due ritiri. Nei due appuntamenti che ho avuto dal Calcio Napoli: da un lato mi è stato detto di farla con i bambini la manifestazione, dall’altro mi è arrivata la diffida da parte del club. Non ho più voluto portare avanti per far strumentalizzare i bambini. Il Napoli non ha mostrato un briciolo di interesse per quello che avremmo voluto fare. L’inaugurazione deve e dovrà essere gratis, deve essere una festa di popolo”.