L’immobilità sul mercato e la delusione dovuta all’ultimo tragico pareggio del Napoli, smaltita da pochi, non aiutano a mantenere alto il morale dei tifosi. Tuttavia la nuova stagione è sempre più vicina, ed il compito di infiammare il tifo passa a Luciano Spalletti, uomo abituato a navigare in acque decisamente agitate.

Tra polemiche di ogni genere sta nascendo il Napoli di Luciano Spalletti

Lobotka sempre più in crescita, sia fisica che mentale

Starace che serve il caffè a De Laurentiis, l’immobilità sul mercato, le maglie, il candidato sindaco che si presenta al ritiro, e tanto altro: un tornado di polemiche si abbatte quotidianamente su Castel di Sangro. Ma il nostro mister, che nel corso delle ultime esperienze ha navigato tra tempeste e bufere, sta progressivamente plasmando la sua squadra.

Abbiamo precedentemente analizzato i molti aspetti positivi emersi nel corso delle amichevoli, ben lontane dall’essere test probanti ma comunque utili per ricavare svariate informazioni. Koulibaly ha ritrovato la forma migliore, Lobotka ed Elmas appaiono in grande spolvero, Osimhen è sempre più leader offensivo e caratteriale del gruppo.

Il Napoli di Spalletti è ordinato in costruzione, lavora ottimamente con un vertice basso e le mezzali che offrono dinamismo alla manovra. Sa inoltre difendersi con un certo ordine, grazie al lavoro della linea, nonostante le prodezze difensive del non irreprensibile terzino sinistro.

Il pallone è spesso passato dai piedi di Lobotka nelle amichevoli disputate, la partita con l’Ascoli non ha fatto eccezione (pur calando la sua prestazione nel corso della ripresa). Il mister ha spesso richiamato lo slovacco dalla panchina, manifestando la sua fiducia nel calciatore, che trova spesso Insigne e Zielinski con facilità.

In attesa della prima in casa con il Venezia, arrivano ulteriori notizie positive: Lozano rientra in gruppo nonostante lo spavento accompagnato da Mertens, non ancora al 100%.

Uno sguardo ai numeri degli ultimi arrivati

Nonostante il brutto infortunio, Hirving Lozano è riuscito a contribuire enormemente all’annata azzurra. Il messicano si è anche reso trascinatore in partite complicate, prima di fermarsi.

11 goal e 3 assist in Serie A in 1977′ di gioco: ha contribuito al goal una volta ogni 142′, generando 0.5 xG* per 90′ (dunque un potenziale goal ogni due partite).

*Gli “xG”, Expected Goals, in riferimento ad una singola conclusione indicano la probabilità che essa si trasformi in goal.

Numeri ottimi, avallati da tanti dribbling ed accelerazioni, che gli avversari spesso fermavano ricorrendo a falli e trattenute.

Ancor più sfortunata è stata la stagione di Dries Mertens, che in campionato è sceso in campo per 1466′. Nonostante le difficoltà fisiche ed il minutaggio ristretto, ha messo a segno 9 goal ed 8 assist, contribuendo al goal una volta ogni 86′.

Il folletto belga rappresenta un’arma offensiva da non sottovalutare: la sua età non gli permette di offrire garanzie fisiche alla squadra, ma piedi e testa rimangono quelli di sempre.

I dati su xG, reti ed assist in campionato provengono dal sito Understat.