Si è conclusa Verona-Napoli al Bentegodi di Verona, partita valevole per la nona giornata della Serie A 2023-2024. Gli azzurri hanno trionfato per 1-3 mostrando per lunghi tratti equilibrio e un grande spirito di sacrificio.
Senza Osimhen ci pensano Kvaratskhelia (doppietta) e Politano che segna e abbraccia Garcia. Ottima prova di Cajuste, di un Raspadori ispirato e di Meret che ritrova la sicurezza di un anno fa.
Meret: 7
Ottima prova del portierone azzurro. Sempre attento, due parate in avvio, ma è nel secondo tempo che fa la differenza. E’ un autentica prodezza la deviazione in allungo sul tocco di punta di Bonazzoli che avrebbe potuto portare il risultato sul 2-3, lo stesso vale per la parata sul tiro deviato di Lazovic. Ritrovato.
Di Lorenzo: 6
Solita gara di sostanza e compattezza difensivamente, con i suoi importanti spunti in avanti sempre utili alla manovra. L’errore sul gol di Lazovic però rischia di riaprire una partita già bella che chiusa: è anche vero, però, che prima c’è un sei-liscio di Rrahmani che lo porta fuori tempo. Chiude da terzino sinistro.
Rrahmani: 6
Un po’ di ruggine dopo la lunga assenza c’è, ma nel complesso porta a casa una partita ampiamente sufficiente. Sulla rete del Verona manca l’impatto con il pallone di testa e nel finale, con l’inserimento di Bonazzoli, soffre qualcosa in più. Le imprecisioni avversarie e le parate di Meret lo salvano
Natan: 6,5
Il brasiliano è sempre più una certezza di questo Napoli. Dimostra anche oggi che la stoffa c’è, nonostante la primissima volta in coppia con un Rrahmani non al meglio. Il cliente, Djuric, è particolarmente scomodo soprattutto nel gioco aereo, ma riesce a contenerlo bene.
Mario Rui: 6,5
Ritrova fluidità di manovra a tutto campo con Kvara e a tratti anche con Raspadori sulla fascia: è da una serie di scambi su quella fascia che nasce l’assist per lo splendido piazzato al volo dello 0-1 di Politano. Si rivede dunque in fase di costruzione con tanti lanci lunghi e cross verso il centro dell’area
dal 67′ Zanoli: 6
Si piazza sulla corsia di destra e pensa quasi esclusivamente a contenere le sfuriate finali del Verona.
Cajuste: 7
Non fa rimpiangere l’assenza di Anguissa. Vivace, pimpante, occupa bene gli spazi. Nel primo tempo scombussola più di una volta la difesa scaligera, presentandosi anche a tu per tu con Montipò. Nella ripresa ci va ancora vicino con un diagonale a lato di un soffio.
Lobotka: 7
Padrone del centrocampo dall’inizio alla fine, capisce sempre prima degli altri dove va il pallone e lo vuole sempre tra i piedi, recupera tantissimi palloni rendendosi prezioso anche in fase difensiva. Uno dei più brillanti.
Zielinski: 6,5
Si muove tantissimo, chiude la partita con una ‘heat map’ che lo vede praticamente in ogni zona del campo. Accende la luce con giocate di altissima qualità che favoriscono il fluire dell’azione offensiva. Cala vistosamente nel finale di gara.
(dall’84’ Gaetano: sv).
Politano: 8
Prestazione stellare, mette lo zampino in tutti i gol: piatto al volo sublime per aprire le danze, break e apertura con i giri giusti per il bis di Kvara. Secondo assist in campo aperto sempre per il georgiano. Una spina nel fianco per i difensori del Verona
(dall’84’ Zerbin: sv)
Raspadori: 7
Motivatissimo, dimostra di essere una soluzione interessantissima al problema dell’assenza di Osimhen. Nelle vesti di “falso nueve” si mette al servizio dei compagni, si abbassa tanto per consentire gli inserimenti dei centrocampisti e non disdegna qualche conclusione verso la porta. Ingaggia un duello personale con Montipò sui calci di punizione: in un’occasione il portiere del Verona fa una super parata per togliere il pallone dall’incrocio dei pali. Ispirato.
dal 66′ Simeone: 6
Lotta con i difensori avversari e cerca il gol con la solita insistenza.
Kvaratskhelia: 8,5
Senza Osimhen, il georgiano si mette sulle spalle la sua squadra. Ritrova il gol realizzando due reti di rara fattura e rispedisce le critiche al mittente. Il primo gol è un classico, sterzata rapida e conclusione forte. Il secondo in campo aperto: aggancio, controllo e palla in rete con una calma olimpica, nonostante il rientro dei difensori. Kvara c’è!
(dal 77′ Lindstrom: sv).
Garcia: 6
Risponde alle critiche con una vittoria che riconsegna fiducia all’ambiente azzurro. Schiera i giocatori nei propri ruoli senza esperimenti avventati e le scelte di Raspadori centravanti, Mario Rui titolare e Cajuste come sostituto di Anguissa, hanno portato i loro frutti. Primo tempo è stato di buona qualità, gli azzurri hanno dimostrato carattere e voglia di vincere, da rivedere la gestione dell’ultima mezz’ora durante la quale sono state davvero tante (troppe) le occasioni concesse all’Hellas. C’è da dire anche che questa vittoria è la fotocopia di quelle contro Lecce e Udinese. La grande differenza tecnica tra gli azzurri e queste squadre non può farci illudere, per adesso, di aver ritrovato il Napoli devastante di un anno fa. In bocca al lupo mister.
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