Il peggior Napoli della stagione ha infranto le proprie speranze di Champions pareggiando in casa contro il Verona. Gli Scaligeri erano reduci da appena 3 punti in 8 gare.

Tatticamente c’è da salvare poco e nulla nella partita degli azzurri. Gattuso ha vanificato quanto di buono fatto nel girone di ritorno. La gestione della gara da parte del tecnico è stata scellerata.

Il Napoli è stato privo di idee, lento, nervoso e impreciso. La partita è apparsa difficile sin dall’inizio. Il Verona è stato attento, coeso e volitivo. Il Napoli non si è mai scrollato di dosso il nervosismo. Nemmeno quando Rrahmani ha segnato il gol. Un andamento sulla falsariga della gara di Cagliari. Con la differenza che il gol era arrivato alla fine e la squadra di Gattuso aveva creato di più.

E il Napoli non può certo prendersela con la direzione di gara di Chiffi. Il fischietto patavino ha graziato Bakayoko per un fallo che meritava il secondo giallo. Giusto non concedere il rigore reclamato da Mertens nel finale.

Sono mancati tutti i principali protagonisti della seconda parte di stagione del Napoli. Insigne, protagonista di appena uno spunto, è stato nervoso e impreciso. Osimhen è stato annullato da Gunter mentre Zielinski è stato del tutto evanescente.

Il Napoli è incagliato sull’ultimo ostacolo, disputando una partita di basso livello. Gattuso non è riuscito a raddrizzare la squadra nella ripresa e anche i cambi sono discutibili. Il tecnico calabrese sperava in un altro addio agli azzurri. Non ha lasciato in dote la Champions e questo match gli fa perdere il credito ottenuto al cospetto della piazza negli ultimi mesi.

Gli azzurri dovranno ora raccogliere i cocci, ripartire da un tecnico che accetti l’Europa League. Questo harakiri può aprire vari scenari. Vedremo se ci sarà un ridimensionamento oppure avverrà come nel 2014 quando arrivò Maurizio Sarri.