È bastato davvero poco al nuovo tecnico del Napoli, Walter Mazzarri per far riaccendere i tifosi napoletani, spenti dopo il periodo Garcia per i risultati poco lusinghieri rispetto alle aspettative del club.
Il ritorno del trainer di San Vincenzo riporta indietro nel tempo i tifosi partenopei, e che tempo aggiungiamo, se rammentiamo la grande determinazione ed il carattere trasferiti in ogniuno dei calciatori che non davano mai finite le gare, ricordate la zona Mazzarri? , La simbologia nell’ indicare l’ orologio rimasta storica, facendo capire ai suoi ragazzi che vi era ancora tempo per recuperare, il tridente delle meraviglie, Hamsik, Lavezzi e Cavani, con quest’ ultimo che regalò un trienni mai più vissuto in carriera dallo stesso bomber Uruguaiano.
Queste sono alcune delle cose che rimbalzano nell’album dei ricordi di tifosi azzurri, speranzosi che il ritorno di Walter possa riportare lo stesso entusiasmo e determinazione completamente svanito con l’avvento del tecnico francese Garcia, ormai solo un ricordo, lo sperano tutti, visto il suo rientro mesto ed impalpabile in quel di Nizza residenza casalinga.
Napoli: Mazzarri ripartirà dal 4-3-3 ma conterà il rapporto con i calciatori
Walter Mazzarri ha annunciato che giocherà con il 4-3-3, per lui certamente nuovo rispetto al modulo sempre sviluppato in carriera, il 3-5-2, ovunque ha messo radici come allenatore, sottolineando che ha seguito la squadra di Spalletti nell’ anno del tricolore proprio per incamerarne ogni mossa, ricordando anche che lui non ha mai potuto svilupparlo, poiché’ il materiale umano messo a sua disposizione non aveva caratteristiche tali per poter usufruirne.
Ora tutto e diverso, il giocattolo e perfettamente collaudato, mancava il collaudatore miseramente esonerato perché’ inadatto probabilmente, e si spera che con il suo avvento tutto possa rientrare per ritornare a giocare a calcio divertendosi
Al tecnico, che ha sempre avuto nei club in cui ha lavorato, ottimi rapporti con i calciatori, si chiede proprio questo, far riaccendere la fiamma del divertimento, dare impulsi positivi alla squadra e trasferendo in essa ciò che sei mesi hanno dilapidato e cassato! Il piacere di giocare, il gruppo che corre e si sacrifica per il raggiungimento del risultato, il rispetto di una maglia che non deve essere un peso ma una gioia indossarla
Mazzarri non è certo Guardiola, ma neanche l’ultimo arrivato, è un uomo di campo che ha avuto alti e bassi ma che sappiamo e ne riconosciamo l’impegno verso il lavoro di gruppo, ed e ciò che serve ora, riprendere coscienza di esserlo ed anche forte, come qualsiasi padre farebbe per i propri figli in un periodo di particolare difficoltà.
Garcia non ha voluto modificare il suo ego ed ha trascinato tutto il Napoli in questa assenza di umiltà e di idee che non hanno fatto bene a nessuno, sarà certo un lavoraccio per il tecnico di San Vincenzo, ma e toscano, proprio come il Luciano Nazionale, e forse on sarà scudetto, ma certamente il suo non sarà un lavoro da “Bischero”
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