Ripartiamo dal Parma. Dopo il passaggio del turno alla semifinale di Coppa Italia, il Napoli affronterà la squadra di D’aversa, il tecnico di origini tedesca, rientrato nella squadra emiliana dopo i non brillanti risultati di Liverani.

Stagione complicata per i parmensi , cambio di allenatore ma non cambiamento di risultati , anche se l’arrivo di D’Aversa ha portato degli indubbi miglioramenti. Vedi la vittoria con l’Atalanta e il pareggio col Sassuolo.

Tanti gli incroci tra Napoli e Parma nella storia, da Zola a Cannavaro, agli ultimi Grassi e Inglese. Stagione probabilmente finita o quasi per l’attaccante ex Napoli per via di una lesione muscolare. Il centrocampista che piaceva tanto a Giuntoli dovrebbe essere regolarmente in campo.

Assieme a Sepe tra i pali, altro ex, di Torre del Greco, che in piena pandemia sospese gli affitti di alcuni suoi locali per non gravare sulla serenità economica dei suoi concittadini.

Il Parma sicuramente terrà un baricentro basso, difesa schierata, pronta a ripartire con le folate di Gervinho. L’anno scorso con Gattuso, da poco arrivato al Napoli, grazie a questa tattica i ducali sbancarono l’allora stadio San Paolo proprio con Gervinho, in pieno recupero, lanciato da Kulusevski.

Sarà importante dunque restare concentrati dall’inizio alla fine e probabilmente mantenere il 4-3-3, modulo oggi più congeniale alla situazione fisica del Napoli, considerando la non perfetta forma di alcuni giocatori chiave.

All’andata scoprimmo le capacità devastanti di Osimhen, che spacco’ letteralmente in due la partita. La speranza che proprio contro i ducali, il Napoli possa ripartire dall’attaccante nigeriano. L’unico probabilmente che può dare una svolta alla stagione partenopea.

Fabrizio Loggia

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