Articolo di Giovanni Chiaravalle

David Ospina 33 anni e 33 gare nell’ultima stagione tra i pali della SSC Napoli.
Titolare praticamente sempre. Titolare anche appena sceso da un volo transoceanico. Ospina è stato senza alcun dubbio il portiere di Spalletti. Affidabile, pronto e furbo.
Uomo d’esperienza internazionale, il colombiano, punto inamovibile della nazionale colombiana, dalla fine del campionato, vive nel limbo delle scelte incerte. Restare a Napoli, dialogare con la Società su eventuali decurtazioni di ingaggio oppure prendere in considerazione proposte spagnole? Voci più o meno fondate danno David corteggiato dal Real di Ancelotti e dal Villareal di quel genio di Emery. 33 anni età giusta per chiedere alla propria carriera di spiccare un volo definitivo, dicono gli esperti. Tempo di vincere dice l’ entourage del colombiano.
David, ex Nizza ed Arsenal, portiere dai piedi educati, come il calcio moderno chiede, ha dimostrato anche questa stagione un valore evidente. Resta da capire le strategie del Napoli, comprendere lo stile delle valutazioni tecniche e progettuali. Intanto si fa fatica a comprendere chi delle due parti sia renitente ad un incontro chiarificatore. Può il Napoli privarsi del leader Ospina? Può far a meno sui campi Champions del nazionale Ospina? È pronto Meret dopo un anno traballante? Tante domande, troppe, si attende la risposta di David ma altrettanto quella della Società.
Nel frattempo nella incertezza del fine stagione il Napoli non conosce il difensore dei suoi pali per l’anno che verrà.