Fiorentina-Napoli è sembrato il remake di Villareal-Napoli del 2011/2012. Quel giorno il Napoli si giocava l’accesso agli ottavi di Champions League con il Manchester City. Adesso si sta giocando quello alla prossima edizione della Champions League con la Juve.

Il primo tempo è stato sporco e nervoso. Dopo qualche squillo iniziale, il Napoli è sembrato farsi prendere dal nervosismo. Verso il quarto d’ora, a Vlahovic è stato annullato un gol di testa per un leggero ma chiaro fuorigioco. Brivido per gli azzurri, ma la Fiorentina ha poi creato poco e nulla. La traversa di Insigne su punizione sembrava poter far rivedere i fantasmi agli azzurri ma non è stato così.

Nella ripresa il Napoli è entrato in campo con grinta e cattiveria. Quando la partita si è innervosita, paradossalmente la squadra di Gattuso ne ha tratto beneficio. Le trattenute come quella di Milenkovic sono sempre punite dai direttori di gara. Dopo una lunga visione delle immagini VAR, il direttore di gara Rosario Abisso ha concesso la massima punizione. Insigne aveva sbagliato, ma poi ha ribadito in rete come CR7 ieri.

Il Napoli si è sciolto, spinto da un eccellente Insigne, che ha propiziato poi il 2-0. Dopo il raddoppio la partita si è avviata sonnecchiante verso la fine dopo i sussulti di nervosismo. Il Napoli ha dovuto lavorare il match nel primo tempo, poi nella ripresa è riuscito a condurlo intelligentemente verso il 2-0.

La Fiorentina ha messo tanto impeto nel primo tempo, per poi cedere fisicamente nella ripresa. A quel punto è venuta fuori la maggiore qualità tecnica del Napoli. La squadra di Gattuso si è ripresa il terzo posto in attesa del match del Milan. La vittoria di ieri della Juve aveva fatto rivedere alcuni fantasmi. Il primo tempo del Napoli non è stato eccezionale, ma il Napoli ha esorcizzato questi pericolosi fantasmi nella ripresa.

Vittoria pesantissima che è la conseguenza di tante grandi prestazioni. Oggettivi i meriti di Gennaro Gattuso, sia a livello di gioco che di mentalità. Giocare in bagarre con la Juve non è mai facile. Ora il Napoli è padrone del proprio destino. Vincendo contro il Verona suggellerebbe la qualificazione in Champions. I giochi, naturalmente, non sono ancora fatti, ma manca poco al traguardo.

Nella ripresa il Napoli è salito di giri in termini di mentalità. Non si sono visti i tanti errori di passaggio a cui abbiamo assistito nella prima frazione di gioco. Una Fiorentina in calo ha facilitato il compito della compagine di Gattuso. I Viola sono stati coesi e compatti, ma quando hanno perso le distanze, hanno poi prestato il fianco alle avanzate azzurre.

I movimenti in profondità sono andati a buon fine e hanno funzionato anche le sovrapposizioni. Movimenti che hanno contribuito a far muovere maggiormente la difesa viola. Il secondo gol è anche merito di uno straordinario cambio di campo da parte di Victor Osimhen. Un lancio da trequartista più che da punta.