Dopo il primo pareggio in campionato – anzi, la prima non vittoria, per meglio dire – il Napoli di Luciano Spalletti ha battuto il Bologna in scioltezza, rendendosi protagonista di una prestazione fuori dall’ordinario. La squadra di Mihajlovic si è recata al Maradona senza elementi chiave come Soriano e Arnautovic, ma presentava comunque calciatori di buon livello.

Nei primissimi minuti il Bologna è partito senza timori reverenziali, ma ha prestato il fianco al Napoli dopo una decina di minuti. Alla terza occasione è arrivato il gol di Fabian Ruiz. Appena il pallone è arrivato tra i piedi dello spagnolo si è avuta l’impressione che potesse segnare. Il suo sinistro è splendido e non è la prima volta che segna gol di questo tipo. Qualche minuto dopo, l’ex Betis si è reso protagonista di una fantastica apertura con il destro.

Nella prima frazione di gioco il Napoli ha controllato, pur non esprimendo un gioco esteticamente splendido. La partita ha risentito del ritmo che gli Azzurri hanno voluto imporre. I felsinei non sono riusciti ad accompagnare questo ritmo, riuscendo raramente a trovare la profondità e gli esterni. Al minuto 37 l’arbitro è stato richiamato al VAR per un fallo di mano di Medel in un duello con Osimhen. L’arbitro Serra ha quindi decretato la massima punizione tra le proteste del Bologna con Medel ammonito per proteste. Dopo gli ultimi 3 rigori sbagliati su 5, il capitano azzurro non ha tradito dal dischetto. Per fortuna del Napoli Spalletti non ha ascoltato le assurdità di pseudogiornalisti ed utenti che popolano il sottobosco del web.

Il Bologna non è riuscito a impensierire Ospina nella prima frazione di gioco. Troppo isolato Barrow e troppo ben contenuti i centrocampisti di Mihajlovic. Il Napoli ha verticalizzato poco ma ha gestito i ritmi e ha martellato quando li ha alzati. Nella prima frazione di gioco non si sono espressi al meglio Lozano ed Elmas.

Nella ripresa gli Azzurri hanno iniziato continuando a tenere il pallino del gioco. Il primo squillo del Bologna è arrivato con una bella azione di Barrow, il cui tiro è terminato sul fondo. C’è stato poi lo scontro fortuito tra Mario Rui e Dominguez. L’argentino si è mostrato dolorante al ginocchio, ma per fortuna non si è trattato di nulla di grave.

La costruzione azzurra ha previsto un 3+1 con 6 uomini sopra la linea della palla. Certezze consolidate, che funzionano sia in gestione sia quando la squadra è chiamata a segnare. La consapevolezza di un Napoli in controllo l’hanno avuta sia Domenichini sia Mihajlovic. Nei duelli i calciatori del Bologna sembravano quasi rassegnati. Verso l’ora di gioco Serra ha concesso un calcio di rigore per tocco di Mbaye su Osimhen tra le proteste dei calciatori ospiti. Lorenzo Insigne ha poi trasformato la seconda massima punizione.

Dopo l’ora di gioco la partita è stata totalmente in cassaforte per gli Azzurri. Il Bologna ha provato a reagire dopo l’ulteriore mazzata. Spalletti ha poi inserito Zielinski e Politano per Insigne e Lozano. Elmas, vero jolly offensivo per Spalletti, è stato poi dirottato a sinistra. Il Bologna non è riuscito quasi mai ad arginare le trame e la rete di passaggi dei padroni di casa. Mario Rui è tornato ai livelli dell’annata con Sarri, dimostrando di essere un calciatore rinato.

In definitiva è emerso un abisso tra le due squadre. Il Bologna, anche in inferiorità numerica, aveva esibito una resistenza stoica contro il Milan, perdendo solo nel finale. Oggi ha sofferto dall’inizio alla fine. L’ultima parte di gara è stata pura accademia con gli azzurri che hanno condotto la gara sonnecchiante verso una facilissima vittoria.