Il Napoli è uscito mestamente dall’Europa League, come ampiamente prevedibile. Il gol iniziale di Zielinski, su azione personale, aveva illuso la squadra di Gattuso. Poi la rete di Montoro ha spento le velleità di rimonta. A nulla è valso il gol del 2-1 di Fabian Ruiz.

Dopo la rete del polacco sono stati gli spagnoli a tenere il pallone, con il Napoli in confusione. Visti i tantissimi indisponibili, e considerata la mancanza di attaccanti, Gattuso ha provato il 4231 con Koulibaly centro-sinistra in difesa ed Elmas esterno sinistro a centrocampo.

C’è da fare una premessa obbligatoria. Il Napoli sta giocando ogni tre giorni, elemento che complica ulteriormente qualsiasi sperimentazione di formazioni in presenza di indisponibili. I problemi vengono ulteriormente acuiti da una rosa che presenta seconde linee decisamente non all’altezza per certi livelli. Nel post Sarri la società ha sbagliato tutto ciò che c’era da sbagliare sul calciomercato.

Eppure, nonostante mille difficoltà e tante attenuanti sacrosante, è lecito aspettarsi un’anima da una squadra. Può venire meno l’assetto tattico, possono venire meno anche gli equilibri, i grossi limiti di alcuni calciatori possono essere esacerbati, ma ciò non giustifica la totale mancanza di anima. Gattuso aveva invocato il famoso “veleno”, elemento inesistente da un bel po’.

Nel secondo tempo, con il ritorno alla difesa a 4, gli azzurri hanno tenuto maggiormente palla. Ciò è stato reso possibile in parte per effetto dei cambi forzati da parte di Martinez. Ad essere rimaneggiate erano entrambe le compagini. Gli spagnoli hanno messo in campo grinta, determinazione e coesione, pur essendo martoriati dalle assenze. Discorso diverso per un Napoli che sembra essere assolutamente scoraggiato.

Il centrocampo si è reso protagonista di giocate stucchevoli. L’ingresso in campo di Mertens ha dato agli azzurri comunque un punto di riferimento in attacco. Il belga non poteva avere grande autonomia es essere brillanti, ma ha potuto comunque dettare i passaggi per i compagni. Nel finale gli azzurri si sono svegliati e hanno provato a trovare i gol qualificazione, ma senza successo. Gli spagnoli hanno abbassato il baricentro, ma l’attacco azzurro, con le residue energie, non ha graffiato. Vittoria amara quindi per gli azzurri.

Qualora il Napoli dovesse qualificarsi per la prossima edizione della Champions League, ipotesi tutt’altro che semplice, partirebbe con ogni probabilità dalla terza fascia. Problema che gli azzurri non possono porsi in questo momento, viste le grosse difficoltà attuali della squadra.