Dopo l’ennesima sconfitta subita in casa contro una discreta Udinese il Torino F.C. (Il toro non esiste più ormai da 16 anni) di Urbano Cairo ha collezionato l’ennesimo record negativo dopo 44 anni.

La partita di questa sera ha ancora di più sottolineato come la programmazione sia sempre più fondamentale in una squadra professionistica. L’Udinese è stata costruita in concertazione tra il DS Pierpaolo Marino (era libero non potevamo prenderlo noi?!) ed il tecnico Gotti con acquisti mirati e perfettamente funzionali al gioco proposto dal tecnico friulano.

Il Torino F.C. è l’antitesi della formazione bianconera. Una squadra vuota, senza anima e senza idee esattamente lo specchio perfetto del suo Presidente Urbano Cairo. Il collezionista di figuracce ha allestito una squadra all’ultimo secondo senza minimamente coinvolgere ne soddisfare le richieste del tecnico Giampaolo ed i risultati di oggi sono la sintesi perfetta di questo disastro.

Pur se in momento economico di estrema difficoltà si sarebbe potuto comunque soddisfare le richieste del Mister granata con qualche svincolato di lusso oppure con qualche scambio eccellente con giocatori esodati presi da formazioni di alto livello. Siamo sicuri che l’Inter non avrebbe fatto volentieri a meno di un giocatore come Vecino solo per citarne uno?

A questo si aggiungono giocatori in rosa scontenti, per non dire peggio, proposti ad altre squadre a prezzi di alta gioielleria pur se in realtà prodotti di Bigiotteria ed il disastro è completo.

Il silenzio della Società è quanto meno imbarazzante senza nessuno che abbia il coraggio di metterci la faccia. In settimana la squadra è stata giustamente contestata con un faccia a faccia tra tifosi e giocatori. Nessuno dei dirigenti ha avuto anche li il coraggio di metterci la faccia ed assumersi le responsabilità ed il Presidente Cairo è ormai latitante agli occhi dei tifosi sempre più inferociti. Ai cancelli del Filadelfia il Direttore Comi era lo specchio del momento granata, uno sguardo nel vuoto.

A questo punto della stagione vengono subito in mente le mirabolanti sortite del collezionista di figuracce divenuto anche il collezionista di fregnacce che tanta rabbia fanno venire ai tanti tifosi veri del Toro, frasi che risuonano come beffa totale: “La difesa del Toro è più forte della Juve” (il Toro ha la peggior difesa in Europa), “questa squadra è difficilmente migliorabile” (Toro ultimo in classifica) ed il top “Messi non è in vendita”.

Il padrone di Masio però è ahi noi ricordato per gli esperimenti sociali della curva primavera per la quale è stato presentato esposto in procura da una tifosa assistita dall’Avvocato Marengo proprio colui che salvò il Toro con la cordata del 2005 ed il lodo Petrucci esperimento culminato infine con i Daspo ad Personam agli Hooligans granata.

Sembra a questo punto difficile una ripresa della squadra a meno di 3 innesti di provata qualità a centrocampo ed una seconda punta da affiancare all’unico degno Andrea Belotti.

Il Toro è atteso prima di Natale da 3 sfide quanto mai complicate e difficili con la trasferta di Roma, quella quasi impossibile di Napoli ed in casa contro il Bologna.  A meno quindi di miracoli sul campo (ma San Gennaro a Torino non c’è) o di una robusta e vera campagna acquisti (in inverno Cairo non ha mai comprato nessuno) la strada intrapresa è ormai una sola: il baratro.

Addio Vecchio cuore Granata è stato bello vederti fino al 2005.